Il verdetto dell'Isola

Sardegna, vince il Pd: Pigliaru stacca Cappellacci

simone cerroni

Ormai è definitivo, la Sardegna vira a sinistra. Mancano ancora pochi seggi al termine dello spoglio. Il risultato è chiaro: il candidato del Pd Francesco Pigliaru è il nuovo governatore della Sardegna, con un netto vantaggio sull'uscente Ugo Cappellacci, candidato di Forza Italia. Male, malissimo la terza incomoda, l'"indipendente" Michela Murgia, che ottiene solo il 10% dei voti.  "Lo sapevo..." - "Alla base di questa vittoria - commenta il neo eletto governatore in conferenza stampa - c'è la nostra proposta seria di governo, con idee concrete per risolvere i problemi della Sardegna, mentre dall’altra parte ci sono state solo promesse irrealizzabili come la zona franca integrale. Per questo sapevo da molto tempo che avremmo vinto noi le elezioni: i sardi hanno bisogno di speranza dopo 5 anni disastrosi di governo del centrodestra".  I dati - Al momento, con 1.188 sezioni scrutinate su 1.836, Pigliaru è avanti con il 43,60%, inseguito da Cappellacci con il 38,68%. Distantissimi, seguono la Murgia di Sardegna possibile al 10,63% e Mauro Pilli del Popolo Sardo con il 5,90% dei consensi.  Boom di astenuti - A votare per il nuovo Consiglio regionale i sardi non ci sono andati, o meglio, c'è andata solo la metà degli aventi diritto il 52,23 %, cioè 773 mila su un milione e 480 mila iscritti nelle sezioni. "L’astensione al 48%? "È il risultato della politica disastrosa di questi ultimi cinque anni - dice Pigliaru -. Con noi la gente ritroverà fiducia perchè noi garantiamo onestà, serietà e competenza". A sporcare le elezioni sarde non ci sono solo gli astenuti, ma anche la lentezza dello spoglio delle schede, fattore questo che si è subito fatto sentire sul web, scatenando la furia degli utenti, sopratutto sardi.  La svolta - "Ugo Cappellacci mi ha chiamato per congratularsi per la mia vittoria. Grazie a tutti, ora cominciamo il domani" ha scritto Pigliaru sul suo profilo Facebook. Nel giorno in cui Matteo Renzi è stato ufficialmente incaricato di formare un nuovo governo, la vittoria di un renziano è un segnale positivo per il centrosinistra, come afferma Renzi nella telefonata di congratulazioni al neo eletto governatore: "Grande Francesco - gli ha detti il sindaco di Firenze - grande vittoria, sarà bello governare in parallalelo".