Tavola da buongustai

Pranzo delle feste in 5 minuti: il perfetto menù last minute

Giulio Bucchi

Anche quest’anno è Natale, e questa non è propriamente una notizia. Ma è tutto quel che sottintende che non è più così scontato, perché nove milioni di italiani non riescono a fare un pasto completo, e sono quasi trenta milioni coloro che non si scambieranno regali a causa di questa stramaledetta crisi che gli ha portato via quasi tutto. Le statistiche apparecchiano il banchetto delle ovvietà, ma servono a capire che questo Natale sarà quasi esclusivamente a tavola, in casa. La Cia - Confederazione nazionale agricoltori - stima che si spenderanno tra vigilia e Natale 2,5 miliardi di euro in alimentari, visto che soltanto il 14% degli italiani ha deciso di tirare la cinghia a tavola per le feste comandate. E il paniere è così ripartito:  carni e salumi (18,5%); pesce (11,8 %); pasta e pane (14,2 %); formaggi e uova (13,1 %); ortaggi, conserve, frutta fresca e secca (15,3 %); vini, spumanti e altre bevande (14,7 %); pandori, panettoni, torroni e dolci in generale (12,4 %).  Quanto al brindisi è solo made in Italy: il 95% dei consumatori sceglie bottiglie tricolori. E allora mi sono provato a suggerire un menù italianissimo e a costo contenuto, pigliando dal mio «365 ricette della cucina italiana» (Edizioni Newton Compton): piatti di assoluta tradizione e facilissimi da realizzare, anche per chi non ha attrezzato la dispensa per tempo. Una sorta di menù last minute, dunque. L’antipasto - Partiamo da un antipasto gustosissimo: crostini di stracchino e salsiccia. Le ricette le fornisco per quattro persone, poi calcolate in base agli ospiti. Comunque: vi servono due salsicce fresche, 250 grammi di stracchino e otto fette di pane, possibilmente toscano. In una ciotola montate lo stracchino con la salsiccia sbriciolata, aiutandovi se del caso con qualche goccia di olio extravergine di oliva. Aggiustate di pepe. Ottenuta la crema, spalmatela sul pane e infornate a 150 gradi per quindici minuti. I crostini sono pronti. Serviteli con un Franciacorta Saten.  Il primo piatto - Come primo piatto, ecco poi i toscanissimi gnudi. Vi servono tre etti di ricotta fresca e tre di spinaci, tre uova, sale, pepe, noce moscata, 80 grammi di Parmigiano Reggiano grattugiato, un pugno di farina. Lessate gli spinaci in poca acqua salata, poi strizzateli e fateli freddare. In una ciotola unite gli spinaci che avrete tagliuzzati, le uova, il Parmigiano e la ricotta, aggiustate di sale, pepe e noce moscata, e con un cucchiaio di legno amalgamate il tutto. Ora con le mani fate tante palline (come polpettine) che passerete appena nella farina. Mette a bollire una pentola d’acqua salata e gettate gli gnudini. Appena vengono a galla sono pronti: scolateli dunque con la schiumarola per non romperli e conditeli con burro fuso in cui avrete fatto saltare salvia, aglio in camicia e qualche nocciola sgusciata, spolverando con abbondante Parmigiano Reggiano. Serviteci un Chianti Classico giovane. La seconda portata - Ed eccoci al secondo: punta di petto alla Fornarina. Vi servono: un chilo di punta di petto (è un taglio anteriore meraviglioso, fatevelo legare dal macellaio), rosmarino, aglio, salvia, abbondante olio extravergine di oliva, due bicchieri di vino bianco secco, un chilo di patate a pasta gialla. Pelate le patate e fatele a tocchetti. In una casseruola mettete tre spicchi d’aglio in camicia, il rosmarino, la salva in abbondante olio extravergine e fate rosolare ben bene la carne per circa un quarto d’ora, a fuoco vivace, sfumando con il vino bianco. Scolate la carne, avvolgetela in carta stagnola e adagiatela sulla teglia da forno unta con olio extravergine d’oliva. Infornate a 180 gradi per circa un’ora. Trascorso questo tempo, aggiungete le patate, togliete la carne dalla carta stagnola, irrorate con il grasso di cottura rimasto nella casseruola e finite la cottura per circa altri 40 minuti, in forno e sempre a 180°. Servite con un Sagrantino di Montefalco.  Il dessert - E per finire: stracchino della duchessa. Vi servono 250 grammi di mascarpone freschissimo, due uova, 400 grammi di savoiardi, una bustina di vanillina, tre bicchieri di rum o altro liquore, 250 grammi di zucchero. Separate i tuorli dagli albumi e fate una crema liscia montando i tuorli delle uova con 150 grammi di zucchero (sono montate quando le uova diventano pallide) e la vanillina. Aggiungete al composto il mascarpone. Montate a neve gli albumi con 70 grammi di zucchero e aggiungeteli al composto mescolando dal basso verso l’alto. Ora foderate uno stampo da plum cake con carta da forno, e poi contornatelo con i savoiardi bagnati nel rum. Versate parte della crema, componete  un altro strato di savoiardi e poi crema fino a completare con l’ultimo strato di savoiardi con un po’ di zucchero. Passate in frigo per una ventina di minuti. Servitelo con Moscato d’Asti o con Vernaccia di Serrapetrona spumante Docg dolce.  Le statistiche dicono che ogni famiglia spenderà 105 euro per i banchetti natalizi: con questo ve ne bastano una quarantina. Buon appetito e auguri. Perché, anche se non sembra, anche quest’anno è Natale.  di Carlo Cambi