Le segnalazioni
Libri sotto l'albero di Natale: 15 titoli per regali last minute
Ormai il più è fatto. Con i regali di Natale - almeno quelli più impegnativi e costosi - ci siamo. Ma qualche ritardatario c’è sempre: chi si riduce all’ultimo minuto, chi si ritrova una cena inaspettata a Santo Stefano e non sa con che cosa presentarsi. Qui vi forniamo una piccola guida al regalo last minute, ovviamente il più semplice e meno costoso: un libro. Lasciamo perdere i tomi da primo posto in classifica, quelli probabilmente già li conoscete e, va detto, non sono un granché originali. Vi offriamo qualche consiglio alternativo, segnalando volumi di valore ma magari poco conosciuti e meritevoli di essere scoperti. Anche da chi vuole fare un regalo a una persona che ama molto: se stesso. Partiamo da un capolavoro, un classico pubblicato alla fine dell’800 che raramente compare nelle liste canoniche, quest’anno potreste finalmente farlo vostro: Effi Briest di Theodor Fontane, preferibilmente nell’edizione Garzanti con la traduzione di Erich Linder (pp. 270, 8,50 euro). Era uno dei libri preferiti di Samuel Beckett, che lo considerava superiore a Madame Bovary di Flaubert. Le vicende dei due romanzi si somigliano ma Effi è meno lambiccata dell’eroina flaubertiana, vi spezzerà il cuore con la sua ineffabile ingenuità, con la sua apparenza d’acqua cheta, ma «le acque chete sono le più profonde», e sarete felici. Quest’anno, poi, Einaudi ha finalmente ripubblicato il capolavoro di Thomas Bernhard, Correzione, del 1975, (pp. 319, euro 20). Letto questo romanzo dello scrittore austriaco, potete fare a meno di tormentarvi dietro le ripetitive congestioni di tutti gli altri. Va infatti precisato che Bernhard è un minore, non un grande scrittore. Ma anche a un minore può capitare di scrivere un’opera-gioiello, e la storia dei due fratelli simbiotici che si «perfezioneranno» nella radura di un bosco, nudi, essenziali, perfetti, è proprio tale gioiello. Inoltre potrete rivendere tutti gli altri romanzi di Bernhard, a questo punto superflui, che sono ancora ben quotati sul mercato dell’usato. Se non ve la sentite di misurarvi con il maestro austriaco, che ad alcuni potrebbe risultare un po’ indigesto, ecco qualche idea per regalare libri in grado di farvi sorridere o addirittura ridere fino alle lacrime. Un grande classico, disponibile anche in edizione economica nei tascabili Lit (euro 9,90) è Pesca al salmone nello Yemen di Paul Torday, geniale umorista scomparso pochi giorni fa. Questo è il suo titolo più famoso, l’esilarante epopea di uno scienziato abbastanza timido - e pure un po’ sfigato - che viene convocato da un ricchissimo emiro allo scopo di trapiantare nel Paese mediorientale la pesca al salmone tipica della Scozia. Finito questo, vi verrà voglia di fiondarvi anche sugli altri libri di Torday (tutti editi in Italia da Elliott), compreso l’ultimo: Una luce nella foresta (euro 18,5). Restiamo in ambito risate con un grande classico, per quanto poco conosciuto. Si tratta di Lettere dalle Hawaii, di Mark Twain (Cavallo di Ferro, pp. 256, euro 17), uno straordinario reportage di viaggio sulle celebri isole realizzato da uno dei maggiori scrittori di tutti i tempi. C’è da divertirsi, anche se con una bella dose di amaro in bocca, con i libri di Sam Lipsyte, tutti editi in Italia da Minimum Fax. Potete scegliere fra Chiedi e ti sarà tolto e Il bazooka della verità, due esempi straordinari della migliore letteratura americana contemporanea, intrisi di satira fino al midollo. Feroci, taglienti, spassosissimi. Non è mica detto che a Natale si debba essere per forza più buoni. Sulla stessa lunghezza d’onda viaggiano altri due autori di punta del catalogo Minimum Fax. Trattasi di George Saunders e Ben Fountain. Del primo trovate la splendida raccolta di racconti - sempre sospesa tra ironia amarissima e dolcezza - Dieci dicembre (pp. 238, euro 15). Di Fountain invece è uscito quest’anno il divertentissimo E' il tuo giorno, Billy Lynn! (pp. 398, euro 17). Una vena satirica si trova anche in un’opera meravigliosa appena pubblicata da Adelphi: Felici i felici di Yasmina Reza (già autrice del testo teatrale da cui Roman Polanski ha tratto il bellissimo film Carnage). Ad ogni capitolo del corrisponde il monologo di uno dei personaggi. Leggendoli uno in fila all’altro scopriamo le bassezze della vita quotidiana, le piccole e grandi cattiverie che si scambiano le coppie, le perfidie della famiglia, i giganteschi drammi che nascono dalle minuzie di ogni giorno. Un libro di cui non si può fare a meno. Ultima gemma di perfidia è La psicologia della zia ricca, di Erich Mühsam (Elliott, pp. 96, euro 9). Anche qui, a ogni capitolo corrisponde la storia di un personaggio. Sono tutti nipoti che attendono con ansia la morte di una ricca zia per ereditarne le sostanze. Finisce sempre male: per i nipoti avidi, ovviamente. Nel frattempo, si ride quasi come con un film di Fantozzi. Più o meno come ci si scompiscia leggendo Lui è tornato di Timur Vermes (Bompiani, pp. 400, euro 18,5). Racconta di un redivivo Adolf Hitler a spasso per la Berlino odierna. Un concentrato di comicità da far impallidire qualunque showman televisivo. E gli italiani? Una menzione speciale merita il talentuoso Fabio Genovesi. Scegliete uno a caso dei suoi libri. L’ultimo è Tutti primi sul traguardo del mio cuore (Mondadori). Veniamo ai saggi, a partire da un libro che andrebbe insegnato nelle scuole, un dono per palati fini. De l’infinito universo e mondi di Giordano Bruno, il filosofo eretico bruciato a Campo de’ Fiori nel 1600. Dentro non troverete solo la più avanzata concezione del cosmo del suo tempo, ma anche intuizioni che, come quelle di Agostino, sono state fruttifere anche per la fisica moderna. Voi direte: leggila tu, quella scrittura folle e iraconda, misto di latinismi, volgare, invenzioni, dialetto campano. Niente di tutto questo: ci ha pensato una umile e dotta studiosa del nolano, Manuela Maddamma, a adattare il dialogo in una scorrevole, ma non banale, lingua italiana corrente, per le edizioni Venexia (pp. 200, euro 22,50). Seguitiamo a rimanere in territorio filosofico nostrano con un libro intervista che raccoglie un lungo dialogo tra Antonio Gnoli e Gennaro Sasso: I corrotti e gli inetti. Conversazioni su Machiavelli (Bompiani, pp. 196, euro 11). Gnoli è il brillante giornalista culturale che tutti conoscete, Gennaro Sasso è figura duplice: per un verso è forse il più grande studioso di Machiavelli al mondo, per l’altro è un filosofo teoretico, con una sua originale riflessione che ora non è il caso di illustrare. Bisogna dire solo questo: Sasso, non senza sbigottire il povero Gnoli, analizzando la crisi politica attuale, indica due punti deboli: la nostra Costituzione che prevede una presidenza del consiglio debolissima, e l’incapacità della politica di usare la «forza» (sic), beninteso, indirizzata a uno scopo razionale. C’è da far impallidire i conformisti. Infine, un consiglio per chi mastica la lingua inglese. Quest’anno l’editore Liveright ha pubblicato tutti i racconti di uno dei maggiori autori americani del 900, James Purdy.Complete short stories of James Purdy (pp. 726, circa 23 euro su Amazon). Merry Christmas. di Francesco Borgonovo e Giordano Tedoldi