Rotto il silenzio
Luca Sacchi, il padre e i gravi dubbi su Anastasiya: "Nasconde qualcosa. Perché hanno spostato l'auto?"
Dell'omicidio di Luca Sacchi, il giovane ucciso davanti a un locale di Roma mentre era in compagnia della fidanzata, ci sono solo due certezze: chi è la vittima e chi è l'assassino. Di quella notte, infatti, si sa solo che a sparare e uccidere il giovane è stato Valerio Del Grosso. Il resto invece è tutto un punto di domanda a cui il padre Alfonso non riesce ancora a dare spiegazioni. Con Luca quella tragica serata c'era Anastasiya Kylemnyk, nel cui zainetto, secondo gli intermediari di Del Grosso, c'era il denaro per acquistare marijuana o cocaina e "che forse nasconde qualcosa", dice papà Alfonso in una lunga intervista al Messaggero. D'altronde "i comportamenti della giovane - come una figlia in casa Sacchi - non escludono che c'entri qualcosa". Leggi anche: Omicidio Sacchi, il referto medico: nemmeno un graffio su Anastasiya. Per lei ora sono guai Poi c'è un'altra incognita: il ruolo dell'amico di Luca, Giovanni Princi, e la trattativa per l'acquisto di droga da lui pilotata. "Si è scoperto che, dopo l'omicidio di mio figlio, Princi ha spostato l'auto di Anastasiya. Probabilmente doveva nascondere qualcosa, è l'unica spiegazione. Anche perché, in quel contesto, avrebbe dovuto pensare a Luca e non a spostare una macchina". I misteri di questa vicenda per Alfonso Sacchi si fanno sempre più oscuri, soprattutto se torna ai giorni prima della morte del figlio, "quando Anastasiya si era allontanata da noi e si comportava in maniera più distaccata".