Emergenza
Venezia, le parole choc del climatologo: "Il mare Adriatico si alzerà di nove centimetri"
Venezia è allagata: un disastro mondiale, non solo italiano. Come si sa, il Mose avrebbe dovuto mettere in sicurezza Venezia e la Laguna dall’acqua alta, ma non è in funzione. Maurizio Ferla, climatologo dell’Istituto dell’Istituto Superiore per la Protezione e al Ricerca sull’ambiente e dirigente del Centro Nazionale Coste, intervistato dal Messaggero punta il dito contro il riscaldamento globale: "Non è certo la prima volta che Venezia deve affrontare ondate di acqua alta. Tuttavia, negli ultimi anni questi fenomeni sono sempre più frequenti probabilmente a causa dei cambiamenti climatici". E qui lo studioso spiega: "Infatti, basta guardare le statistiche". Bene, e i numeri cosa raccontano: "Fino agli anni Novanta avevamo in media sei o al massimo otto episodi di acqua alta all’anno. Oggi la media è salita a dieci-dodici episodi con un picco eccezionale anche di diciotto. Siamo di fronte a cambiamenti importanti delle dinamiche del mare cui occorre saper far fronte specialmente in vista del futuro". Ecco, il futuro. L'esperto fa una previsione davvero raccapricciante: "Il Mare Adriatico vedrà un incremento dei livelli del mare di circa 9 centimetri entro il 2030, cioè tra appena una decina di anni. Significa che dovremo far fronte a eventi sempre più frequenti e importanti sotto il profilo dell’altezza della marea". Per approfondire leggi anche: Venezia, Feltri prende in giro Brunetta