Storiaccia
Piero Marrazzo rimosso dalla Rai, i dettagli dello scandalo: "Cosa ha fatto con 15 mila euro"
Poche parole, la tensione è alle stelle. Piero Marrazzo, all'indomani della notizia della sua sospensione in Rai per irregolarità nelle note spesa, dice a Repubblica: "Sono un dipendente, sto aspettando che parli l'azienda, perché spetta all'azienda chiarire". Il suo stipendio è stato congelato. La Lega ha presentato un'interrogazione in commissione di Vigilanza sul caso. Il giornalista, corrispondente dei tg da Gerusalemme ed ex governatore del Lazio, è stato rimosso dall'ufficio di corrispondenza della Rai a Gerusalemme per presunto omesso controllo delle spese. Un colpevole è stato individuato nel produttore esecutivo italo-israeliano della sede: è lui il responsabile amministrativo. L'indagine interna aperta dalla Rai deve stabilire se nei costi gonfiati e nelle spese non giustificate ci sia stato un concorso oppure no, se cioè Marrazzo è stato a sua volta vittima o ha distratto anche lui soldi. Leggi anche: Piero Marrazzo sospeso dalla Rai Il caso, ricostruisce Repubblica, esplode tra marzo e aprile. Arriva ai piani alti della Rai una lettera anonima. C' è scritto: provate a verificare cosa sta succedendo a Gerusalemme, mancano i soldi in cassaforte, sono spariti circa 15 mila euro. Scatta l'inchiesta interna. Indaga Internal Audit, guidato da Delia Gandini e che risponde direttamente nella sua funzione al presidente Rai, Marcello Foa. Cosa emerge? Quei 15 mila euro erano stati rimessi al loro posto. La cosa comunque non impedisce un'indagine su scontrini, viaggi, costi di lavoro. La Rai ha deciso di vederci chiaro e di andare fino in fondo perché ne emerge una gestione fumosa. "La Rai", comunica una nota stringatissima di Viale Mazzini, "in seguito a una verifica, ha risolto il contratto del senior producer di Gerusalemme per responsabilità dirette relative ad irregolarità nella gestione amministrativa. In tale ambito nella sua qualità di caposede, il corrispondente capo, Piero Marrazzo è stato momentaneamente sospeso dalle sue funzioni in attesa degli esisti del procedimento disciplinare attualmente in corso». Al suo posto come corrispondente andrà Raffaele Genah. Dieci anni fa, Piero Marrazzo era stato travolto da uno scandalo che quasi gli rovinò la vita. Quando era governatore del Lazio, scoppiò l'affaire di trans e cocaina in cui viene coinvolto e ricattato. Quattro carabinieri filmano un suo incontro con un transessuale. Nel 2010 i giudici in modo definitivo lo dichiarano vittima di un complotto organizzato dai carabinieri infedeli. Il giornalista viene scagionato da ogni accusa, inclusa la cessione di droga che era presente nel filmato del ricatto ma ritenuta di uso personale. Torna Rai e riprende a lavorare conducendo un programma su Rai2 fino alla nomina di corrispondente da Gerusalemme. E adesso una nuova storiaccia.