La mossa del Viminale

Sea Watch, Matteo Salvini affonda Luca Casarini. La voce: "Così colpirà Mediterranea e le ong italiane"

Giulio Bucchi

Tolleranza zero anche con le "Sea Watch italiane". Sono Luca Casarini e la ong Mediterranea Saving Humans, secondo il Corriere della Sera, il prossimo obiettivo di Matteo Salvini. Il piano del Viminale, spiega Fiorenza Sarzanini, è quello di "togliere le navi per il soccorso dei migranti anche alle ong italiane". Per questo gli esperti del Ministero degli Interni "stanno studiando una modifica al decreto sicurezza" che dovrà poi essere approvata in Parlamento.  Leggi anche: "Salvini odia Carola perché è una donna". La follia dell'armatore di Mediterranea Il rischio all'orizzonte è che il caos scoppiato in Libia, con le bombe sui campi di detenzione dei migranti, induca scafisti e trafficanti ad aumentare le partenze verso l'Italia e questo renderebbe necessaria una nuova stretta sia contro gli sbarchi fantasma (in calo) sia contro chi con i salvataggi nelle acque libiche contribuisce poi ad aumentare gli approdi. Ma se con Sea Watch, Sea Eye e Open Arms, le navi delle ong straniere più attive nel Mediterraneo, si apre ogni volta un contenzioso diplomatico internazionale, con una nave italiana non sarebbe possibile perché "salire a bordo di una imbarcazione che batte bandiera italiana vuol dire entrare di fatto nel nostro Paese" e non è consentito "impedire l'ingresso nei porti a queste navi". Unica soluzione: togliere le navi alle ong di casa nostra, come Mediterranea. Le sanzioni da 10.000 a 50.000 euro per "violazione del divieto di ingresso, transito e soste in acque territoriali italiane" previste dall'articolo 2 del Dl Sicurezza bis non distinguono tra nazionalità e colpiscono tutte le navi e le ong. Ma la sanzione non basta: occorre poter arrivare subito alla confisca dell'imbarcazione, anche senza reiterazione del reato.