La replica

Studenti plusdotati, Anna Maria Roncoroni (Aistap): "Aspettiamo altri segnali dal Miur"

Giulio Bucchi

Il 3 aprile il MIUR ha emanato una circolare, correttiva rispetto alla Direttiva del del 27/1272012, in cui si afferma che gli studenti plusdotati e di talento possono essere inseriti di diritto nei BES (Bisogni educativi Speciali), considerandola una giusta soluzione. Inoltre, nell’ultima circolare si fa riferimento solo agli studenti della primaria ma, cosa ancora più importante, sottolinea che questo vada applicata solo quando vi siano situazioni evidenti di criticità con “conseguenti manifestazione i di disagio”. In questo caso sarà il team docenti a decidere cosa fare e come farlo, formalizzando il tutto in un PDP (Piano didattico personalizzato). In qualità di Presidente dell’AISTAP, unico European Talent Center riconosciuto a livello europeo per la qualità e la scientificità comprovata del lavoro svolto in questi ultimi 10 anni, riteniamo che questa posizione non è condivisibile ma la riteniamo solo un momento di passaggio in attesa che si concludano i lavori del tavolo di lavoro istituito presso il MIUR per dare forma alle linee guida per questi studenti, di cui noi siamo parte attiva. I motivi per cui non è condivisibile sono diversi. Innanzi tutto, in questo modo si esclude la maggioranza di questi studenti che, “silenziosi” all’interno delle classi, non evidenziano situazioni di criticità o di disagio ma che si sono adattati al sistema Scolastico ed occupano il loro tempo libero seguendo le proprie passioni ed interessi, raggiungendo anche livelli di eccellenza sia a scuola che dopo nel lavoro. Inoltre, esclude anche coloro che, non potendo adattarsi al sistema scuola così come è adesso strutturato, preferiscono fare il minimo sforzo per dedicarsi solo a ciò che a loro interessa. Il potenziamento, inoltre, non può essere deciso dal team docenti ma deve essere un percorso condiviso con lo studente perché deve andare incontro alle sue esigenze e non a modelli pre-costituiti che si basano su “un gruppo” che di per sé non esiste ma è fatto di individui, ognuno con le sue peculiarità e necessità. Infine, considerando che una parte di questi studenti vive una situazione di disagio, è fondamentale e segue un percorso che ha solide basi scientifiche, distinguere tra coloro che hanno situazioni di disagio endogene, quindi derivanti da problemi personali (comportamentali, psicologici e comunque di doppia eccezionalità) da coloro che invece vivono una situazione di disagio dovuto solo ed esclusivamente a programmi non adeguati, che sono quindi cause esogene, che vanno trattate in altro modo. In questo momento storico molto importante per il futuro di questi studenti, la chiarezza, la competenza e la scientificità sono la base per costruire un futuro migliore per questi ragazzi. Confidiamo pienamente che il MIUR al più presto possa concludere i lavori per dare le risposte giuste che i docenti e le famiglie aspettano da tempo. di Anna Maria Roncoroni  Presidente Aistap (Associazione Italiana per lo sviluppo del Talento e della Plusdotazione)