La "accoglienza"
Torino, 18enne stuprata dal clandestino. La Polizia si ribella: "Cosa non è tollerabile", lo schifo sinistro
La vergogna di Torino, con la 18enne stuprata nel parco del Valentino all'uscita da una discoteca da un guineano clandestino già noto alle autorità, scatena l'ira delle forze dell'ordine sul tema accoglienza. L'arrestato, Gueladjo Koulibaly, aveva già alle spalle episodi di violenza e resistenza a pubblico ufficiale ed era tra gli occupanti abusivi di una delle palazzine dell'ex Moi, il "villaggio dei migranti" sgomberato per volontà del Viminale e vero cuore del degrado e della criminalità torinese legata all'immigrazione irregolare. E la violenza sulla 18enne, spiega Pietro Di Lorenzo, segretario del SIAP, principale sindacato della Polizia di Stato, era in parte "preventivabile". Leggi anche: Il senegalese urla "italiani di m*** vi ammazzo tutti". Salvini lo devasta: "Ti facciamo schifo? Allora..." "Quello che deve far riflettere - accusa il poliziotto al Giornale.it -, oltre alla gravità del fatto indice di una assoluta mancanza di rispetto verso la persona è lo status del cittadino straniero arrestato, irregolare e pluripregiudicato". "C'è necessità di investire mezzi e risorse nell'attività di riqualificazione di zone ormai abbandonate a se stesse dopo il tramonto - conclude Di Lorenzo -, ma c'è anche molto da rivedere in tema di immigrazione e certezza della pena. Non è accettabile che si conceda accoglienza indiscriminata e che si continui a permettere la permanenza in Italia a chi non ha titolo".