Capito il 13enne?

Ramy attacca Matteo Salvini: "Merito mio se lo ringraziano. Ius soli, mi fido di Di Maio"

Giulio Bucchi

Finisce come previsto: Ramy contro Matteo Salvini. Il dibattito, strumentalizzato e surreale, sullo Ius soli a seguito della drammatica vicenda dell'autobus dirottato settimana scorsa a San Donato Milanese con 51 studenti a bordo salvati dall'eroico gesto di due alcuni di loro, tra cui il 13enne italo-egiziano Ramy, raggiunge il suo epilogo: "Dopo tutto quello che è successo volevo vedere cosa avrebbe detto Salvini, se tutti i ragazzi fossero morti? - ha attaccato il ragazzino intervistato dall'agenzia Agi - Se tutti adesso lo ringraziano è merito mio. Di Maio vuole darmi la cittadinanza, io mi fido di lui". Ramy aveva chiesto la cittadinanza, dando fuoco alle polveri del Pd e della sinistra che è tornata a sbandierare il tema dello Ius soli in contrapposizione al "cattivo e razzista" Salvini. Il ministro degli Interni, dal canto suo, ha chiuso alla possibilità di concedere automaticamente la cittadinanza al giovane studente. "Ramy vuole lo Ius soli? - aveva detto - È una cosa che potrà scegliere quando verrà eletto parlamentare".