Masticare amaro

Sanremo 2019, Luigi Di Maio umiliato dai gilet gialli all'Ariston: "Devi starci lontano"

Davide Locano

L'ultima umiliazione per Luigi Di Maio arriva direttamente da Sanremo, fuori dal teatro Ariston dove si sta svolgendo il Festival della canzone italiana. Nel pomeriggio di oggi, venerdì 8 febbraio, si è presentata infatti una delegazione dei gilet gialli francesi, che affermano di non riconoscersi in quelli incontrati dal viceministro grillino a Parigi. Protesta all'Ariston, dunque, per avere la massima risonanza possibile (anche in considerazione del fatto che la Liguria non è poi così distante dal confine transalpino). Leggi anche: "Bimbo sculacciato": la piddina Moretti umilia Di Maio I manifestanti, che non si riconoscono in alcun partito, chiedono a gran voce che Di Maio stia lontano da loro e non si intrometta nelle vicende del popolo francese. Insieme ai francesi anche alcuni corrispettivi italiani. A parlare per la delegazione transalpina è stato Maxime Nicolle, il portavoce, che ha spiegato: "Siamo venuti qui a dire alla popolazione italiana che i popoli francesi e italiani sono uniti, sono i loro governi che hanno problemi. Siamo qui per discutere con i gilet gialli italiani". E ancora: "I rappresentanti dei governi italiano e francese sono in disaccordo ma i popoli dialogano. Il movimento è di giovani che non vogliono più vivere in un certo modo vessati dalle multinazionali e dalle banche. Di Maio ha incontrato delle persone che non ci rappresentano, il nostro è un movimento di cittadini che non ha rappresentanti". Anche Antonio Del Piano, portavoce dei gilet gialli italiano, ha speso parole di fuoco contro il grillino: "Non condividiamo nulla della sua politica. Il popolo è un'altra cosa. Il popolo deve avere una rappresentanza diretta". Come? "Con i referendum". E Di Maio è costretto ad ingoiare anche questo boccone. Amarissimo.