E ci fanno la morale...
Sea Watch, le carte del governo: pur di arrivare in Italia ha messo a rischio la vita degli immigrati
Altro che operazione di salvataggio! I responsabili della nave olandese Sea Watch, con la loro condotta, hanno rischiato di mettere a repentaglio la vita dei 47 migranti a bordo. Le autorità di Amsterdam, stando a fonti governative italiane a stretto contatto con la Commissione Ue, pare che mercoledì - quando le condizioni meteorologiche come ampiamente previsto cominciavano a peggiorare e Sea Watch si trovava tra Lampedusa e la Tunisia - avessero comunicato al comandante dell' imbarcazione di dirigersi verso il Paese nordafricano e di chiedere a Tunisi il permesso di attraccare. Leggi anche: Sea Watch, l'Olanda prende per i fondelli l'Italia Così del resto hanno fatto i pescherecci presenti nella medesima area della nave della Ong: le unità da pesca, nelle stesse ore in cui Sea Watch decideva di puntare la Sicilia orientale, per proteggersi hanno fatto rotta verso Zarzis, da cui distavano circa 75 miglia nautiche, e non verso la Sicilia, lontana 100 miglia da Lampedusa. Il centro di coordinamento della Guardia Costiera olandese, contattato ufficialmente da quello italiano, ha riferito di non aver dato alcuna disposizione a Sea Watch. Quest' aspetto andrà chiarito al più presto. Un dato è comunque certo: Sea Watch, che giovedì ha chiesto disperatamente all' Italia di poter attraccare in Sicilia perché «nel nostro mare si sta abbattendo un ciclone mediterraneo, fenomeno piuttosto raro con onde di 7 metri, pioggia e vento gelido», ha scelto la rotta più lunga per sfuggire all'"apocalisse". Evidentemente l' interesse a sbarcare i migranti a casa nostra era prioritario. Il ministro dell' Interno Matteo Salvini sta raccogliendo tutti gli elementi del caso per valutare una denuncia per favoreggiamento dell' immigrazione clandestina nei confronti dell' equipaggio della nave olandese. «In Italia non sbarca nessuno, vadano in Olanda o in Germania. Sono in corso esami da parte delle forze dell' ordine sul comportamento di questa Ong che pensa di imporre una sua legislazione in un Paese come l' Italia dove ci sono delle regole che vanno rispettate» ha dichiarato ieri il titolare del Viminale. GOVERNO COMPATTO Salvini, in mattinata, ha anche anticipato il contenuto di una lettera inviata da Palazzo Chigi al governo dei Paesi Bassi, invitato a «predisporre, con urgenza, gli adempimenti relativi all' organizzazione della presa in carico e del trasferimento in territorio olandese dei migranti a bordo di Sea Watch». Concordi con la linea dura anche il vicepremier grillino Luigi Di Maio, il quale ha invocato il sequestro della nave nel caso la bandiera risultasse illegale, «come capitato con la Lifeline», e il ministro pentastellato ai Trasporti Danilo Toninelli, secondo cui la nave essendo intervenuta in acque libiche ha invaso la competenza della guardia costiera di Tripoli. Va registrato che fino a qualche giorno fa, prima che la campagna elettorale per le europee entrasse nel vivo, i "big" di M5S non erano così intransigenti sul tema immigrati. In serata il segretario di Stato olandese per le Migrazioni, Mark Harbers, ha replicato: «Finché non ci saranno accordi europei su soluzioni strutturali per i migranti a bordo dei barconi, i Paesi Bassi non prenderanno parte a soluzioni ad hoc». L' Olanda si è dunque chiamata fuori. I MINORI A BORDO Sea Watch si trova a un miglio e mezzo dal porto di Siracusa. Il permesso di stazionare temporaneamente di fronte all' isola è stato concesso per le cattive condizioni del mare. Anche ieri la Sinistra ha tuonato contro Salvini accusandolo di ogni nefandezza. Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, e l' omologo di Napoli Luigi De Magistris si sono offerti di ospitare i richiedenti asilo nelle rispettive città. Anche la Chiesa ha spalancato le braccia ai migranti. Il pm per i minorenni di Catania, Caterina Ajello, ha chiesto ufficialmente a Salvini, Toninelli, al presidente del tribunale per i minori di Catania e al procuratore generale etneo di far sbarcare i minorenni, sembra 13, di cui 8 non accompagnati. di Alessandro Gonzato