Non c'è scampo
Tradimento, se vai a letto con la bambola la moglie divorzia e incassa
Farsi l' amante è impegnativo. Costa tempo, soldi, seccature, telefonate e una certa fatica anche a livello fisico: gli uomini oggi hanno difficoltà a tenere in piedi una relazione con una donna, figuriamoci con due. Molto più semplice andare a letto con una bambola. Questione di gusti, molti storceranno il naso, in Oriente è una pratica diffusa, in Occidente meno, ma se teniamo presente che il primo bordello a Torino con "prostitute" di plastica - proprio ieri momentaneamente chiuso in attesa di verificare la regolarità di licenze e permessi - registra comunque il tutto esaurito fino alla fine di novembre, allora capiamo che una certa domanda esiste. L' "articolo" in effetti è non poco appetitoso: bambole realizzate in materiale termoplastico (non sono fredde), pieghevoli e snodabili, perfette riproduzioni del corpo umano, ovviamente con le curve giuste. Tutte igienizzate, ovviamente. Una pacchia, dunque. La casa di piacere astutamente fa orari d' ufficio - 9/19 - per permettere al cliente di non fare insospettire la moglie. L' indirizzo è segreto: per avere indicazioni, è necessario accreditarsi sul sito. Costo: ottanta euro per trenta minuti di intrattenimento, 100 per un' ora, 180 per due ore. INTIMITÀ E SILICONE Una serie di garanzie che, insieme all' intuitiva convinzione che copulare con una bambola non costituisce tradimento, dovrebbe infondere una certa sicurezza e tranquillità al fedifrago. E invece no. L' avvocato Lorenzo Puglisi, presidente e fondatore dell' associazione Familylegal, spiega perché se un signore intrattiene rapporti intimi con un pezzo di silicone può rischiare. Non solo un TSO. «La questione fa riflettere - spiega l' avvocato, - non tanto sulla possibile equiparazione di una bambola a un essere vivente (che esclude a priori che si possa parlare di infedeltà), quanto piuttosto sulla rilevanza di comportamenti che possano essere considerati incompatibili con i doveri del matrimonio in quanto lesivi dei concetti di lealtà e fiducia, nello spirito di reciproca solidarietà e assistenza morale e materiale che caratterizza l' attuale concezione di famiglia». È a discrezione del giudice, dunque, stabilire quali siano i comportamenti offensivi o meno, anche se è facilmente intuibile. Un coniuge che abusa di materiale pornografico lo è, ci sono precedenti in merito. Come pure un marito che costringa la moglie a fruire di materiale porno. «Per ora sul tema del sesso con le bambole non esiste giurisprudenza», fa notare il legale. CONCETTO DI CORNA Negli ultimi anni, con le chat, Facebook e i cellulari in genere, è certo cambiato il concetto di corna. Flirtare online e non consumare non è considerato tradimento, ma un atto offensivo per il coniuge. «L' interpretazione del dovere di fedeltà ha subito con il tempo una notevole evoluzione», ammette Puglisi. «La fedeltà, legata inizialmente a un aspetto prettamente sessuale e intesa come mera astensione da rapporti extraconiugali, è andata con gli anni avvicinandosi a un concetto di fiducia, solidarietà e di rispetto dell' altro». Non a caso, secondo la Cassazione, i traditori cosiddetti "platonici" o virtuali hanno un peso nella determinazione dell' addebito (colpa) non solo quando si arrivi al tradimento consumato, ma anche quando crea sospetti di infedeltà e comportamenti che offendono dignità e onore dell' altro coniuge. «Questo significa che flirtare telematico può già di per sé portare a responsabilità sotto il profilo dell' addebito», chiarisce l' avvocato Puglisi. Un ragionamento che è anche di buon senso. Se una moglie scopre che il marito si intrattiene sessualmente con una bambola di silicone, per quanto bella, giustamente si arrabbia, anche se forse in questo caso prevarrebbe la pietà umana. Al di là della definizione di "tradimento", va da sé che se scopri il coniuge con una giocattolone con le tette felice non sei. E in tribunale ti puoi vendicare. di Alessandra Menzani