A casa nostra

Immigrazione, Papa Francesco fa ancora politica: "L'unica soluzione è l'accoglienza"

Davide Locano

Un intervento dal sapore molto politico, quello di Papa Francesco, che parla di immigrazione e punta il dito: "Di fronte alle sfide migratorie di oggi, l'unica risposta sensata è quella della solidarietà e della misericordia; una riposta che non fa troppi calcoli, ma esige un’equa divisione delle responsabilità, un’onesta e sincera valutazione delle alternative e una gestione oculata". Così il Pontefice nella messa celebrata a San Pietro per i migranti morti nel Mediterraneo. Per il Papa, "la politica giusta è quella che si pone al servizio della persona, di tutte le persone interessate; che prevede soluzioni adatte a garantire la sicurezza, il rispetto dei diritti e della dignità di tutti; che sa guardare al bene del proprio Paese tenendo conto di quello degli altri Paesi, in un mondo sempre più interconnesso. È a questo mondo - ha scandito - che guardano i giovani". Leggi anche: Toh, chi promuove Papa Francesco: la nomina in Vaticano Nessun riferimento esplicito, anche se è fin troppo semplice cogliere come nel mirino di Bergoglio ci siano le politiche migratorie adottate dal governo. E ancora, Francesco ha aggiunto: "In effetti dovrei parlare di molti silenzi: il silenzio del senso comune, il silenzio del si è fatto sempre così, il silenzio del noi sempre contrapposto al voi. Il Signore - ha ricordato - promette ristoro e liberazione a tutti gli oppressi del mondo, ma ha bisogno di noi per rendere efficace la sua promessa. Ha bisogno dei nostri occhi per vedere le necessità dei fratelli e delle sorelle. Ha bisogno delle nostre mani per soccorrere. Ha bisogno della nostra voce per denunciare le ingiustizie commesse nel silenzio, talvolta complice, di molti. Soprattutto, il Signore ha bisogno del nostro cuore per manifestare l’amore misericordioso di Dio verso gli ultimi, i reietti, gli abbandonati, gli emarginati", ha concluso.