Guerriglia rom
Roma, poliziotti circondati da 150 rom
Al camping River di Roma due poliziotti hanno tentato di arrestare due rom, sorpresi dagli agenti mentre svuotavano un container di merce rubata. Le forze dell’ordine però sono state ben presto circondate da 150 nomadi ed è perciò stato necessario chiamare ulteriori rinforzi. L’accampamento si trova in zona nord di Roma ed era tra quelli che dovevano essere sgomberati entro ottobre, almeno stando al piano di superamento dei campi rom previsto dal sindaco Raggi, così riporta il Giornale. L’ingresso dei due agenti nel campo ha permesso di scoprire una "catena umana" di persone che rubavano una serie di oggetti dall'interno di un container. Appena sono stati avvistati gli agenti, i due rom si sono dati alla fuga ma sono stati subito fermati dalla polizia: si tratta di un romano di 35 anni e un torinese di 42 anni. Ben presto è iniziata una vera e propria guerriglia che ha coinvolto anche le donne e bambini del campo rom: hanno iniziato ad inveire e circondare i poliziotti, che sono riusciti a concludere l’arresto solo dopo l’arrivo di altri agenti. Riceviamo e pubblichiamo dall'ufficio stampa della Associazione Nazione Rom: Camping River: ecco la verita'. Nessuna rivolta ed arresti. Illegale e' Roma Capitale e Virginia Raggi. Due giorni fa, due lavoratori di etnia Rom, residenti nel Camping River, sono stati posti in stato di fermo dalla Polizia di Stato perche' accusati di rubare da un container. Processati per direttisima ed immediatamente prosciolti. Il fatto non sussiste. Cosa era successo? La Presidente della Cooperativa Isola Verde, Simonetta Lanciani, ex gestore del Camping River, sino alla fine di settembre 2017, aveva incaricato i due lavoratori di liberare un container di sua proprieta' da materiale ferroso riposto nello stesso. Mentre i due uomini lavoravano sono stati avvicinati da agenti della Polizia di Stato. Questi hanno ritenuto di trovarsi di fronte ad un "furto" ed hanno posto le persone in stato di fermo. Sono stati raggiunti dalle famiglie presenti nel campo che, pacificamente, hanno tentato di spiegare agli agenti cosa stesse succedendo. Ritenendosi accerchiati, gli agenti, hanno chiesto rinforzi portando via i due lavoratori ed il mezzo su cui stavano caricando il materiale ferroso. Processati per direttissima sono stati scagionati da ogni accusa grazie anche all'intervento della stessa Lanciani che ha firmato un verbale di dichiarazioni scagionando completamente dalle accuse i due uomini. Quello che invece e' certo e' il fallimento del "piano Rom" di Virginia Raggi e dell'Ufficio Speciale Rom Sinti Caminanti diretto da Michela Micheli e dalla consulente Monica Rossi, assunta a libro paga da Roma Capitale (5.000 euro mensili) ed autrice del piano. Il Camping River doveva essere superato entro il trenta settembre. Le famiglie dovevano ricevere un bonus casa di 10.000 euro per affitare immobili sul mercato privato. Il denaro pubblico deriva dai finanziamenti stanziati dalla Commissione Europea per il superamente dei campi. Ad oggi, nessuna famiglia ha ricevuto un solo euro, il denaro pubblico e' sparito ed il campo e' divenuto "illegale". Ragioni che hanno portato Marcello Zuinisi, legale rappresentante dell'Associazione Nazione Rom, ha denunciare alla Guardia di Finanza, il Sindaco di Roma ed il Sottosegretario di Stato Maria Elena Boschi, responsabile politico istituzionale di Unar e della corretta appplicazione della Strategia Nazionale per Rom Sinti Caminanti elaborata dal Governo e consegnata alla Commissione Europea. Sono 7 i miliardi di euro ricevuti dall'Italia, denaro Ue, per politiche di inclusione sociale destinate a Rom, Sinti, Caminanti, poveri, senza fissa dimora. Sono i Fondi Sociali Europei 2014 2020. Ad oggi nessuna famiglia Rom, nessun senza fissa dimora, ha avuto reali opportunita' di accesso a casa, lavoro, a progetti scolastici o tutela sanitaria. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo affidato ai Pm Alberto Pioletti e Letizia Golfieri. Addesso, per il superamento dei campi, Nazione Rom, si e' rivolta direttamente al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni chiedendo il rispetto delle regole, della Strategia ed un corretto utilizzo del denaro pubblico europeo.