Il caso
Il bagnino fascista: "Bravo quel pm però Mussolini resta il numero uno"
Il bagnino della spiaggia di Chioggia, la più fascista d'Italia non è un "apologeta" di Benito Mussolini. Parola della Procura di Venezia che ha archiviato il procedimento a suo carico, riporta il Giornale. L'estate scorsa, infatti, Repubblica aveva sollevato un polverone su Playa Punta Cana, con i suoi cartelli che inneggiavano al Duce, all'"ordine" e alla "disciplina". E il caso era diventato subito giudiziario. Adesso però lo stesso pm si è reso conto di come le uscite di Gianni Scarpa, 64 anni, fossero semplici show macchiettistici: "La procura ha visto bene, ero fiducioso che sarebbe finita così", commenta ora il bagnino. "I magistrati hanno capito che quei messaggi erano per difendere il mio lido". Di certo i messaggi "nostalgici" non riappariranno l'estate prossima: "Il prefetto me lo ha proibito. Ma io penso che non puoi cancellare la storia. Non puoi cancellare Giulio Cesare o Nerone, anche se hanno fatto cose orribili. Idem per Hitler e Mussolini, io penso che quest'ultimo sia stato il più grande statista italiano. Il numero uno in assoluto: ha realizzato grandi opere pubbliche, schierandosi sempre dalla parte degli operai. Il suo errore più grande? Allearsi con i tedeschi. Anche Che Guevara o Stalin non li puoi cancellare dalla storia, con la differenza che se metto un cartello con le loro facce, passi per un eroico partigiano".