Intercettazioni, sì al ddl
La Camera ha dato il via libera al ddl sulle intercettazioni, dopo che ilgoverno ha ottenuto la fiducia. Ed è stata subito bagarre in Aula. Grandi proteste sono state avanzate soprattutto dagli esponenti dell'Italia dei Valori, che hanno esposto anche cartelloni di dissenso. Il decreto sulle intercettazioni ha ottenutoi 318 si e 224 i no. E un soloastenuto. Il provvedimento ora passa all’esame del Senato. La votazione finale si è tenuta a scrutiniosegreto: lo ha indicato il presidente della Camera Gianfranco Fini,spiegando che la richiesta è stata avanzata dal gruppo del Pd. Allaseduta è stato presente il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi,seduto sul banco del governo accanto al ministro della GiustiziaAngelino Alfano. In Aula al momento del voto si sono sentite proteste e il grido"Buffoni, buffoni". Protesta in particolare dell'Italia dei Valorinell'Aula della Camera al momento del voto sul disegno di legge sulleintercettazioni. I deputati dell'Idv espongono diversi cartelli in cuisi riportano quattro diverse frasi contro il provvedimento. In uncartello c'é scritto "Libertà di informazione cancellata"; in altriappare la scritta "Pdl: proteggiamo delinquenti e ladri", poi varicartelli con la scritta "Vergogna". Infine, alcuni deputati espongonola scritta "Morta la libertà di informazione, uccisa dall'arroganza delpotere". "Siamo molto soddisfatti per questa approvazione in questo ramo delParlamento", ha invece sottolineato con grande soddisfazione il il ministro della Giustizia Angelino Alfano, "e ora chiederemo una rapida lettura da parte del Senato.Crediamo di aver prodotto un testo che dopo un anno di lavoro haraggiunto un punto di equilibrio ragguardevole tra la tutela dellaprivacy e delle indagini, l'articolo 15 e l'articolo 21 dellaCostituzione. Abbiamo avuto venti votiin più della maggioranza. Il voto segreto continua a premiare le nostretesi che sono condivise anche da alcuni settori dell'opposizione. Stanno facendo il calcolo preciso, ma circa una ventina divoti ci sono venuti dalle opposizioni". Il ddl intercettazioni - Le intercettazioni potranno essere richieste solo dalla parte offesa e solo sue sue utenze. Telefonate e verbali sarannocustoditi in un archivio allestito presso la Procura. Le registrazionisaranno realizzate con impianti installati nei Centri di intercettazione istituiti presso ogni distretto di Corte d'Appello. I procuratori dovranno gestire e controllare questi Centri e avranno 5 giorni per depositare verbali e intercettazioni. Se dal lorodeposito però ci sarà pregiudizio per le indagini, si potrà ritardare la consegna, ma non oltre la data dell'avviso della conclusione delle indagini preliminari. Sarà vietato allegare le intercettazioni al fascicolo. Le intercettazioni, inoltre, non potranno essere usate in procedimenti diversi da quelli nei quali sono state disposte. Salvo i casi di mafia e terrorismo. Sarà più difficile intercettare le utenze riconducibili ad appartenenti ai servizi segreti. Il ddl prevede che la Procura che indaga debba, entro 5 giorni dall'inizio delle operazioni, chiedere il via libera al presidente del Consiglio, che avrà 30 giorni di tempo per opporre il segreto di Stato. Gli atti trasmessi alla Presidenza del Consiglio devono essere immediatamente secretati e, fino alla risposta, le informazioni inviate a Palazzo Chigi possono essere utilizzate nel procedimento soltanto se ricorrano 'esigenze cautelari di eccezionale gravita«. Se la procedura non viene rispettata, la documentazione viene considerata 'nullà e 'inutilizzabilè. È prevista anche un'aggravante nel caso in cui vengano rivelate in modo indebito notizie segrete su un procedimento che 'ha per oggetto comunicazioni di servizio di agenti del Dis o dei servizi di informazione per la sicurezzà. Nei casi di urgenza, quando vi è fondato motivo di ritenere chedal ritardo possa derivare 'grave pregiudizio alle indaginì il pubblico ministero può disporre 'con decretò non solo le intercettazioni, come previsto dall'attuale codice di procedura penale, ma anche i tabulati.