Effetto boomerang

M5S, niente scontrini alla festa di Trofarello

Ignazio Stagno

Il destino del M5S passa sempre dagli scontrini. Questa volta però diaria e rindiconti non c'entrano. Qui si tratta di evasione. Beppe Grillo qualche giorno fa dal suo blog, riprendendo Libero, aveva impallinato il Pd accusando i militanti di "non fare gli scontrini alle feste democartiche". Evidentemente i dem hanno seguito l'esempio dei Cinque Stelle, perché anche i grillini non hanno un buon rapporto con il registratore di cassa. Come racconta Linkiesta.it, lo scorso 5 luglio alla festa M5S di Trofarello, in provincia di Torino, gli scontrini sono scomparsi nel nulla. Durante la tre giorni di dibattiti, musica e ristorazione con attivisti, parlamentari e intellettuali d’area a base di panini e piatti di pasta venduti durante la manifestazione, gli scontrini non sono mai comparsi.  "Qui non facciamo scontrini"  Guarda il video su LiberoTv     "Non facciamo scontrini" - Al MoviFest2013 di Trofarello a margine di un dibattito con i deputati Alessandro Di Battista e Laura Castelli l’organizzatrice della kermesse annuncia: "A questa festa non possiamo emettere scontrini". Era quello il periodo delle polemiche sugli scontrini e i rendiconti per la diaria dei deputati grillini. Così l'organizzatrice davanti ai giornalisti presenti afferma: "La stampa è qui per parlare della diaria e degli scontrini, oggi però vi deluderemo perchè qui scontrini non ne facciamo". Una battuta satirica che però testimonia il fatto che a quella festa "le paste, i panini con i salumi" venduti sui banconi non sono mai stati rendicontati da un registratore di cassa. Ma la speaker ci tiene a sottolineare che i grillini hanno "scelto di comprare cibi a chilometro zero come pane, pasta e salumi del luogo". Insomma a quanto pare l'ambiente è stato rispettato, il fisco probabilmente no...(I.S.)