La strage sulla Napoli-Canosa
I bimbi salvati, la ragazza morta tra le braccia del medicoLe tragiche storie delle vittime del pullman
"Era giovane, non proprio una ragazza, ma giovane". Forse era Teresa Restivo, che a breve avrebbe compiuto 33 anni. Maurizio Abbenante, rianimatore dell'equipe del 118 dell'ospedale Moscati di Avellino, riporta il Corriere della Sera, vorrebbe almeno sapere come si chiamava quella ragazza che ha cercato di tranquillizzare mentre i soccorritori la estraevano dalle lamiere del pullman e che credeva di aver salvato mentre invece moriva fra le sue braccia. "Mi diceva 'dottore,dottore mi aiuti'. Mi sono accovacciato verso di lei", racconta, "le ho detto di chiamarmi Maurizio perché a me non piace quando mi chiamano dottore. Questo un po' l'ha calmata, ha cominciato a darmi del tu. Ripeteva 'Mi fanno male le gambe e io le dicevo che ormai mancava poco e che l'avremmo liberata. Ma lei continuava a lamentarsi: 'Mi fa male il petto'". Poi l'hanno tirata fuori. "Mi ha guardato, ha accennato un sorriso e ha detto: 'Ue' Maurì ce l'hai fatta davvero, mi hai salvata'". E invece un attimo dopo quella giovane donna ha smesso di respirare. "E' andata in arresto cardiaco e tutti i tentativi di rianimazione sono stati inutili". I bambini - I dieci feriti del pullman sono passati tutti per le mani di Maurizio. Anche tutti i cinque bambini sopravvissuti alla strage e ricoverati nell'ospedale pediatrico di Nola. Francesca ha 3 anni, ha subìto la rimozione di un pezzo della calotta cranica per evitare pressioni sull'ematoma del cervelletto. Ha un forte trauma al torace, è in rianimazione. Lei "è quella che ci preoccupa di più", dice Raffaele Testa, il chirurgo che l'ha operata. Marco, suo fratello, 10 anni, ha una frattura alla mandibola. Nell'incidente ha perso i nonni materni, due zii, oltre alla sorella, anche il papà Gennaro, 41 anni, è gravissimo: ha lesioni interne multiple. La mamma ha una spalla rotta, una grossa ferita alla schiena e contusioni varie. "Una famiglia sterminata", ripetono disperati i parenti. Arianna, 10 anni, è la più vigile. Ha uno zigomo rotto e una forte contusione al lobo inferiore polmonare destro. Era sul pullman con la nonna, morta nell'incidente. In rianimazione c'è poi Cristoforo, tre anni. Era sulla Fiat Marea travolta dal pullman. Ha un forte trauma polmonare che preoccupa più di quello al cranio. Respira artificialmente. Infine c'è Maria, 4 anni, tibia e perone fratturati, forti contusioni al volto. Guarda i cartoni, ma sembra assente.