Il solito vizietto

Ragusa, ballottaggio: il Pd espelle una sua dirigente per aver dichiarato di votare il candidato del M5s

Sebastiano Solano

Forse invidioso di Beppe Grillo, che sparge editi d'espulsione a cadenza ormai quotidiana, nel Pd riemergono vecchie pulsioni staliniste. Da far impallidire lo stesso Grillo. A Ragusa, dove domenica si è votato per il ballottaggio, Valentina Spata dei Giovani Democratici dichiara di votare per il candidato del M5S, appoggiato da Sel e La Destra, invece che Giovanni Cosentini, sostenuto da Pd e Pdl. Apriti cielo. Pochi minuti dopo, il coordinatore regionale del Pd Enzo Napoli la espelle. Direttamente su Facebook. "Non c'è bisogno d'espellere nessuno. credo tu sia decaduta dalla qualità d'iscritto d'ufficio", scrive Napoli su Facebook in risposta ad un post della Spata. La giovane esponente del Pd evidenzia poi la doppia morale del suo partito, unanime nello stigamtizzare l'espulsione dI Adele Gambaro da parte del M5S, ma silente suòòa sua espulsione: "Se il partito democratico critica l’espulsione avvenuta nel Movimento 5 Stelle, non può permettersi di attuare, anche se con metodi diversi, una cosa simile". Una lezione di coerenza a cui non serve aggingere altro, se non che a un'epurazione così fulminea, senza passare nemmeno dal voto dei colleghi e dalla ratifica della decisione degli elettori del Pd non sarebbe arrivato nemmeno Beppe Grillo. Lui, al confronto, è un dilettante.