Orrore a Milano
Le ultime ore del mostro prima di uccidere a picconate
E' stata una notte insonne e agitata quella di Mada Kabobo prima del massacro. Il ghanese che sabato 11 maggio, all'alba, ha ucciso un uomo e ne ha ridotti in fin di vita altri due, non aveva chiuso occhio. Scrive il Corriere della Sera che venerdì notte si è buttato su un materasso abbandonato in una area dismessa in via Ornato, non lontano dalla zona della mattanza, a Niguarda. Non si è nemmeno tolto le scarpe. E' rimasto in jeans e maglietta chiara. I pensieri di morte e di violenza - ma questo lo valuteranno psichiatri e magistrati - devono essersi scatenati nella sua mente. Tanto da non farlo dormire. Tanto da farlo alzare con un incontenibile istitinto omicida. Kabobo si dirige prima nei giardini Galeotti Bianchi e prende un tubo di ferro. Lo usa subito, alle 5 del mattino, per colpire in via Terruggia Andrea Carfora, 24 anni. Il giovane riesce a parare il colpo. In via Passerini c'è Francesco Niro, di 50 anni. Lo ferisce alla testa, l'uomo cade a terra e si rompe il naso. Kabobo abbandona il tubo di ferro che non è un'arma abbastanza efficace e prende un piccone abbandonato in un cantiere edile. Lo usa per uccidere un uomo. E per massacrarne altri due.