Il giallo

Uccise un uomo poco distante da dove fu ritrovata Yara, oggi in manette

Marta Macchi

Destino, casualità, mistero. Si chiamava Eddy Manuel Barone Castillo - 26 anni abitante ad Almenno San Bartolomeo - ed il suo corpo era stato trovato, privo di vita, a gennaio 2011 a poche decine di metri dal punto in cui, ancora all'insaputa di tutti, giaceva senza vita la 12enne Yara Gambirasio rinvenuta solamente trenta giorni più tardi (dopo tre mesi dalla sua scomparsa) nei pressi dei boschi di Brembate Sopra, a Bergamo. A distanza di due anni dall'omicidio di Eddy si è finalmente dato un volto al colpevole. A finire in manette Nicola Comi, operaio 31enne di Carvico, che aveva litigato con la vittima all'uscita di una serata nella discoteca Sabbie Mobili. Quando il corpo fu scoperto, la mattina del 16 gennaio 2011 in via Bedeschi a Chignolo d'Isola, sul cadavere erano presenti segni di colluttazione come una ferita sulla fronte. Ad incastrare Comi una telecamera di sorveglianza fuori dal locale notturno che, intorno alle 5 di quella domenica mattina, aveva ripreso l'aggressore mentre picchiava il giovane di origini dominicane. Il litigio si era concluso con la vittima che, sbattuta contro il marciapiede, batteva la testa a terra e moriva. Gli inquirenti sono riusciti ad individuare Comi, già segnalato alle autorità per precedenti lesioni, grazie alle tracce di Dna rilevate sotto le unghie di Eddy e ad un mozzicone di sigaretta ritrovato sul luogo. L'omicida è ora in carcere.