Processo Ruby
Boccassini: i medici del Cav "poco seri"
Ilda Bocassini, non potendo fare la sua requisitoria contro Silvio Berlusconi, si è scatenata contro i medici che gli hanno firmato il certificato medico. Una mattinata pesante per il procuratore aggiunto del processo Ruby, "nemico" storico dell'ex premier. Una mattinata cominciata con la richiesta dei legali di sospendere il processo per legittimo impedimento in quanto l'ex premier è stato ricoverato nella notte con una brutta congiuntivite. Ma Ilda non si è fermata davanti ai motivi di salute e, per convincere i giudici (che si sono poi riuniti in camera di consiglio) a non fermare il processo ha di fatto messo sotto accusa i medici di Berlusconi definendoli "poco seri". Per argomentare la sua tesi Ilda Boccassini, nel suo intervento, ha svolto una "breve cronistoria dei fax arrivati al collegio nei giorni 5, 6 e 7 marzo", dalla quale risulterebbe che "quanto viene rappresentato non può ritenersi un impedimento assoluto". I fax sotto accusa Il procuratore ha spiegato che il primo fax della difesa, datato 6 marzo, annunciava per oggi (venerdì 8 marzo) un legittimo impedimento perché Berlusconi deve "presenziare a una riunione a Palazzo Grazioli", residenza privata del Cavaliere, con i vertici del Pdl. La ricostruzione del procuratore continua spiegando che gioved' 7 marzo è arrivato un altro fax che "annulla il legittimo impedimento per impegni istituzionali" e ne chiede uno nuovo "per condizioni di salute" allegando una "documentazione medica su carta intestata dell’ospedale San Raffaele datata 5 marzo", in cui si parla di "uveite bilaterale e si prescrive un periodo di almeno sette giorni di totale riposo e cura a domicilio". Bocassini sottolinea che poi altro certificato medico spiega che "al momento è controindicata qualsiasi attività che prevede fonte di luce intensa". Poi la stoccata finale che mette in discussione al serierà dei medici: "Nel primo fax, quando viene chiesto il primo legittimo impedimento non si fa cenno dei motivi medici, sebbene già noti. Nulla viene detto perché Berlusconi ritiene che la malattia non sia da ostacolo alle sue attività politiche. Un nuovo certificato di ieri, evidenzia come la mancata adesione ai consigli medici può implicare delle complicazioni della patologia". Per l’accusa "è di tutta evidenza che un medico serio avrebbe dovuto evidenziare questi rischi subito" ed è altrettanto "chiaro che la patologia di Berlusconi non possa rappresentare un impedimento assoluto.