Il pericolo
Allarme attentati in Italia: arrivano gli 007 statunitensi
Gli 007 statunitensi sbarcano in Italia. 40 agenti dell’intelligence americana sono arrivati nel nostro Paese nelle ultime settimane. Lo scopo? “Mappare” i luoghi in cui si trovano profughi e migranti musulmani, dai centri di accoglienza alle moschee, passando per case occupate e associazioni. La paura degli Usa è che, tra i rifugiati, possano nascondersi potenziali jihadisti. L’Italia è a rischio attentati e i servizi segreti americani devono proteggere le loro basi militari, gli interessi economici e i cittadini americani. L’allarme è stato lanciato ieri dal direttore della National intelligence americana, James Clapper: nella nostra penisola, in Gran Bretagna e Germania – scrive il quotidiano romano Il Tempo - esiste un rischio attentati simile a quelli che hanno colpito Parigi e Bruxelles, a causa della presenza di cellule dormienti dell'Isis pronte ad attivarsi. Alla ricerca di queste cellule, gli 007 passeranno al setaccio tutti i luoghi in cui vivono i migranti: immobili, centri di accoglienza, ricoveri, occupazioni abusive, moschee (ufficiali e non) e associazioni umanitarie. A complicare l’operazione, è il ricambio continuo: spesso i migranti sono solo in transito per l’Italia e si fermano in un posto solo per pochi giorni. I flussi migratori che attraversano il nostro Paese impensieriscono anche il capo della Polizia, Alessandro Pansa, che ieri, durante la sua audizione al Copasir, ha spiegato come il loro intensificarsi abbia spinto le forze di polizia a maggiori controlli alle frontiere e a rafforzare la collaborazione con i Paesi toccati dagli stessi flussi. 98 è il conteggio aggiornato dei foreign fighters partiti dall’Italia, ha precisato Pansa. Giacomo Stucchi, presidente del Copasir (il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica), non vuole che si creano allarmismi: "Si tratta di un warning generico, privo di riscontri concreti. Del resto tutti i Paesi dell'Occidente sono potenzialmente nel mirino dei terroristi, ed è facile che anche l'Italia lo sia. È necessario essere realisti e confrontarsi con il tema: è giusto portare all'attenzione dei cittadini eventuali criticità ma è altrettanto corretto non generare paure inutili". "Il capo della polizia ha fatto una ricognizione della minaccia terroristica - ha rassicurato Stucchi - e assicurato che tutte le segnalazioni vengono vagliate con estrema attenzione e che c'è un attento monitoraggio di possibili collegamenti con terroristi di altri Paesi di chi sta in Italia e anche di chi fa attività di propaganda e proselitismo".