Nel mirino

Un indagato ai vertici di Confindustria. La bomba e le "macchie" di petrolio

Andrea Tempestini

L'inchiesta sul petrolio della procura di Potenza va a toccare anche i vertici di Confindustria: risulta infatti indagato Ivan Lo Bello, siracusano, nonché vicepresidente a Viale dell'Astronomia. L'accusa è quella di associazione a delinquere. La notizia emerge degli atti dell'inchiesta, secondo i quali, per assicurarsi il controllo di un pontile nel porto di Augusta fu costituita un'associazione per delinquere composta da Ginaluca Gemelli (l'ex fidanzato di Federica Guidi), Nicola Colicchi, Paolo Quinto e lo stesso Lo Bello. Secondo la procura, Colicchi e Gemelli erano "promotori, ideatori ed organizzatori", mentre Quinto e Lo Bello dei "partecipanti". Oltre al pontile nel porto di Augusta, le contestazioni all'associazione riguardano altri progetti di impianti energetici e i permessi di ricerca, oltre a i sistemi di difesa e sicurezza del territorio da attuare in Campania. Secondo gli inquirenti l'organizzazione era "rudimentale", ma "il gruppo di indagati ha mostrato di essere permanentemente impegnato in attività che, seppure connotate da finalità lecite, vengono perseguite attraverso condotte illecite, quali il traffico di influenze illecite e l'abuso d'ufficio".