Bella vita
Il lavoro meglio pagato del mondo? Si fa in Italia: cos'è e quanto si guadagna
Il lavoro più bello del mondo è fare il consigliere regionale del Lazio: si lavora solo 4 giorni a settimana e si guadagnano quasi 9mila euro netti al mese (anche se non si produce troppo). L'annuale rapporto elaborato dalla Uil di Roma e Lazio e dall'Eures, riporta il Tempo, boccia l'ente guidato da Nicola Zingaretti (Pd). "In tre anni di governo Zingaretti", si spiega nel rapporto, "le sedute sono state soltanto 55, meno di due al mese (27 nel primo anno, 12 nel secondo e 16 nel terzo)". Dal 25 marzo 2013 al 21 marzo 2016, i consiglieri del Lazio hanno trascorso in Consiglio 711 ore, cioè 89 giornate lavorative (di 8 ore). "Disaggregando il dato per singolo anno, la prima annualità è risultata la più impegnativa, con 38 giornate lavorative, con uno scarto significativo rispetto al secondo anno, quando le giornate lavorative si sono ridotte a 24, per salire leggermente nell'ultimo anno, che, con 222 ore nette di Consiglio, sale a 27 giornate lavorative (poco più di un decimo dell'impegno di un comune impiegato, che di giorni lavorativi in un anno ne conta circa 250)". Se si somma questo dato alle presenze in Commissione, l'impegno di ogni consigliere regionale del Lazio è stato, sempre negli ultimi tre anni di legislatura, di 161 giornate lavorative. Cioè un giorno a settimana. "È una vergogna", tuona il segretario generale della Uil Lazio, Alberto Civica: "Già lo scorso anno avevamo evidenziato la scarsa attività del Consiglio regionale ma la situazione è addirittura peggiorata e assistiamo oggi a una diminuzione non solo delle ore ma anche della produttività". Di fatto con 18 leggi approvate nel 2015, il Lazio è all'ultimo posto tra le cinque grandi regioni che hanno rinnovato i propri organi amministrativi tra il 2013 e il 2014: Lombardia (45 leggi approvate nel 2015), Calabria (40), Piemonte (29) ed Emilia Romagna (25). Nel Lazio il costo medio per ogni consigliere è di 133.800 euro all'anno, tra i più cari d'Italia (in Emilia Romagna si spendono 93.400 euro, in Piemonte 130.700). Record in Calabria: 141.600, dove le retribuzioni degli eletti eccedono di oltre 8 volte il valore del Pil pro capite. E se, al contrario, in Emilia Romagna e in Lombardia c'è una minore disparità considerati il livello maggiore di ricchezza pro capite e la riduzione delle retribuzioni disposta per legge, nel Lazio il rapporto è pari a 4,2 (31.700 euro il Pil pro capite e 11.100 euro il compenso mensile, comprese tutte le voci, dei consiglieri).