A Piombino
Un'altra infermiera "Killer" in corsia: l'accusa: quanto (e chi) ha ucciso
L’accusa per un’infermiera in servizio presso l’Unità di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale civile di Piombino è pesantissima. Omicidio volontario continuato: avrebbe commesso 13 omicidi in due anni. La donna è stata arrestata. Le vittime erano tutte pazienti dell’unità di rianimazione dell’ospedale di Piombino. Secondo le prime indiscrezioni, i fatti contestati alla donna risalgono al periodo 2014 - 2016: l’indagine è nata da un monitoraggio della situazione nel reparto in cui lavorava l’infermiera. A insospettire gli inquirenti un numero di morti elevate. Le vittime erano in prevalenza persone anziane ma non solo malati terminali; per l’accusa le morti sarebbero state provocate tramite l’iniezione di un farmaco specifico — non un sedativo ma definito “fuori terapia” — di cui si è avuto riscontro attraverso le analisi effettuate.