L'intervista

Parla la moglie del marò ancora in India:"Ecco come passa le sue giornate"

Lucia Esposito

Parla la moglie del marò Salvatore Girone, Vania Ardito. "Dal 15 febbraio 2012 ogni giorno è difficile per noi, mio marito è trattenuto ingiustamente in India, è ora che ritorni a casa. Lui vuole tornare, è innocente e io gli credo. Le attenzioni dello Stato comunque non sono mai mancate", spiega a Il Giornale. I momenti più brutti? "L'incarcerazione nel Kerala e la ripartenza in India il 21 marzo 2013". La signora Girone ha molta fiducia nell'arbitrato internazionale: "Credo che la giustizia arbitrale ci potrà permettere di fare passi in avanti. Ora si discuterà su un campo neutro e finalmente siamo usciti dal circolo vizioso della giustizia indiana, che andava solamente a senso unico", afferma Vania Ardito, che aggiunge: "Speravo che Amburgo permettesse il rientro a casa di Salvatore, così non è stato ma abbiamo riformulato la domanda al tribunale de l'Aja. Non idea di come siano andate le cose con la petroliera Enrica Lexie, ma spero che un giorno venga fatta chiarezza", sottolinea la donna. "Per gente semplice come noi, non è facile, i figli sono stanchi e manca la stabilità familiare che servirebbe". Le giornate - Poi racconta di come Salvatore passa le giornate: "E' impiegato nell'ufficio militare dell'ambasciata e nel tempo libero studia. Dopo essersi diplomato infatti si è iscritto all'Università, ha tanta voglia di imparare e continuare a crescere", dice la Ardito. Cerca così di trasmettere ai figli "un esempio di padre che non si fa condizionare dalla realtà, ma che invece trova motivazioni per andare avanti".