In cella
Stasi entra in cella e rompe il silenzio. Chiara e quella frase in lacrime....
"Se penso a Chiara? Ci penso da otto anni". Alberto Stasi, condannato a 16 anni per l'omicidio della fidanzata avvenuto a Garlasco 8 anni fa, è ora detenuto nel carcere di Bollate. Si è sistemato in una cella con un italiano e due slavi tinteggiata di rosa. Ieri, dopo la prima notte trascorsa dietro le sbarre ha ricevuto la visita di un esponente politico. Stasi, riporta il Giorno, è scoppiato a piangere appena gli è stato chiesto della madre: "Mia mamma è sola, l'ho sentita al telefono". E' lei, Elisabetta Ligabò, la sua più grande preoccupazione, da quando suo papà è morto il pomeriggio di Natale di due anni fa: "Devo ancora metabolizzare la sentenza, ancora non mi rendo conto, è arrivata inaspettata. Il procuratore generale aveva chiesto l'annullamento. Devo ancora capire dove mi trovo. Sono innocente". Il suo primo pranzo nel carcere modello è stato a base di carne e patate. Ha già incontrato due educatori e oggi vedrà lo psicologo. D'ora in poi, per 6mila giorni pranzerà alle 11 e cenerà alle 17. Potrà fare palestra e frequentare la biblioteca.