Giallo risolto
New York, ritrovato Gianclaudio Marengo, l'italiano della comunità San Patrignano scomparso dopo la maratona
"Siamo felici di comunicare che Gianclaudio Marengo di cui si erano perse le tracce a New York dopo aver tagliato il traguardo della Maratona di domenica scorsa, si è presentato poco fa spontaneamente presso un presidio di sicurezza a Manhattan": è quanto rende noto la Comunità di San Patrignano per il cui team correva il 30enne di cui si erano perse le tracce. Il giovane è in buone condizioni di salute, spiega la Comunità, ed è stato ricoverato in via precauzionale per accertamenti e una visibile disidratazione. "Fragile e molto emotivo" - "Precisiamo - sottolinea Sanpa - che Gianclaudio non aveva nessun disturbo mentale, non era soggetto a trattamento psichiatrico né sottoposto a terapie con psicofarmaci. Era certamente una persona fragile, vulnerabile e molto emotiva che dopo anni di tossicodipendenza aveva trovato un'opportunità di recupero a San Patrignano". Gianclaudio Marengo si trovava in Comunità da oltre tre anni, impegnato nel laboratorio di falegnameria dove stava trovando una sua realizzazione professionale. Nella corsa, sport praticato da tanti ragazzi in Comunità, aveva scoperto una nuova passione, tanto che la Comunità aveva deciso di premiarlo inserendolo nel San Patrignano Running Team che da tre anni partecipa alla maratona di New York. Pochi mesi fa era stato a far visita, per la prima volta, alla sua famiglia. La scomparsa - Marengo era stato visto per l'ultima volta alle 15 di domenica ora locale (le 21 in Italia), dopo aver completato la maratona di 42 chilometri in 4 ore e 44 minuti. Prima della gara, il 30enne aveva raccontato di aver deciso di cominciare a correre per perdere peso e cambiare il suo stile di vita. La polizia di New York aveva diffuso una foto del giovane che alloggiava, assieme alla squadra della comunità, allo Sleep Inn Hotel di Long Island City, nel Queens.