E' arrivato l'inverno

Torna l'ora solare, nella notte lancette indietro di un'ora

Lucia Esposito

Un’ora in più di sonno ma giornate con meno luce. Torna così tra sabato 24 e domenica 25 l’ora solare e dovremo spostare le lancette dell’orologio un’ora indietro. Questo  nuovo orario, che va a sostituire l’ora legale, ci accompagnerà fino al 27 marzo del 2016. L’ora solare sarebbe tecnicamente diversa in  ogni punto del globo terrestre, in quanto riferita alla posizione del sole, mentre l’ora legale, istituita per garantire un risparmio  energetico grazie ad un uso inferiore della luce elettrica, termina dopo sette mesi ed è una variazione convenzionale dell’orario  astronomico. La decisione - Nei paesi dell’Unione europea e in Svizzera, l’ora legale inizia l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre, quando subentra appunto l’ora solare. Solitamente, quando l’orario coincide con quello del fuso orario di riferimento, in Italia questo spostamento in autunno delle lancette prende il nome di ora solare o ora civile convenzionale. In alcuni Paesi l’ora solare è però di fatto sospesa e  si adotta l’ora legale per tutto l’anno. Nelle società antiche e prima della diffusione degli orologi tutto questo non accadeva perchè l’organizzazione delle civiltà agricole non si basava su bioritmi  fissi come nelle moderne civiltà industrializzate. I contadini, che costituivano la grande maggioranza della popolazione, si alzavano infatti sempre all’alba seguendone inconsciamente il progressivo anticipo in primavera o ritardo in autunno. Nell’impero romano la cosiddetta ora prima era sempre quella che seguiva il  sorgere del sole, indipendentemente dall’istante in cui questo evento astronomico si verificasse. Nell’età contemporanea l’espediente dell’ora legale non fa così che riprodurre almeno in parte questo antico spostamento dei bioritmi umani a seconda delle stagioni. Ed il  cambio di passo è subentrato per un’esigenza di risparmio energetico.