Il caso

Brescia, dopo la scomparsa del titolare della fonderia di Marcheno, Mario Bozzoli, svanisce anche un suo dipendente

Federica Scano

Un giallo nel giallo quello che riguarda la scomparsa di Mario Bozzoli, l'imprenditore bresciano titolare della fonderia di Marcheno. Mentre di lui si sono perse completamente le tracce ormai da una settimana, sembra sparito nel nulla anche un dipendente della fabbrica. Un altro particolare inquietante che si aggiunge all'incomprensibile storia che dalla sera dell'8 ottobre tiene con il fiato sospeso il bresciano. Forni sotto sequestro - Questa seconda sparizione potrebbe confermare l'ipotesi che sostenevano i familiari di Mario. I parenti da subito hanno dichiarato: "E' successo qualcosa in fonderia". E per questo avevano chiesto e ottenuto che venissero sequestrati gli impianti per verificare se fosse finito nei forni. La famiglia inoltre ha diffuso un appello sulle condizioni di salute dell'uomo perché Mario è affetto da da ipertensione e nel momento in cui fosse trattenuto contro la sua volontà avrebbe bisogno della somministrazione di alcuni farmaci specifici. L'ultimo messaggio - "Sono in ritardo, ma parto e fra poco sono a casa" aveva detto Bozzoli alla moglie. Ma l'imprenditore nella sua casa di Marcheno, in Valtrompia in provincia di Brescia non è mai arrivato. Tutta l'azienda è stata setacciata dagli investigatori. I Ris hanno cercato invano ovunque negli impianti, all'esterno, nelle vicinanze e nei luoghi che Bozzoli frequentava abitualmente, per cercare tracce dell'uomo.