La ribellione

Rimini, i bagnini annunciano denunce contro i genitori che lasciano i figli da soli al mare

Federica Scano

Ci osservano, ci proteggono ma alla fine sono esseri umani come noi e si arrabbiano pure loro. Sono i bagnini che hanno deciso di ribellarsi contro i genitori irresponsabili che li usano come fossero delle tate estive. I guardia spiaggia hanno detto basta a mamma e papà imprudenti che abbandonano dalla mattina alla sera i propri figli al mare, lasciandoli tutta la documentazione per iniziare a denunciare i genitori che lasciano incustoditi i figli mentre fanno il bagno in mare. Non è accettabile, come ci capita purtroppo di constatare sempre più spesso, che un bambino di 7 o 8 anni entri in acqua da solo senza essere guardato nemmeno a vista da un adulto, specialmente nelle giornate in cui il mare è più 'agitato'. Riteniamo ci siano tutti gli estremi per farlo. L’articolo 591, quello sull'abbandono dei minori, parla chiaro", ha annunciato il portavoce dell’associazione dei marinai di salvataggio, Andrea Manduchi. Vacanze pericolose per i più piccoli - Solo quando i bagnini riportano a riva i bambini, impauriti e sfiancati, strappandoli dalle onde allora si accorgono di aver esagerato. E sabato scorso è successo proprio questo sulla Riviera romagnola tra Rivamare e Miramare: "Molti di noi hanno prestato soccorso a diversi bambini che rischiavano di annegare, trascinati al largo dai gardoni (i vortici d’acqua che si formano in determinati punti della nostra costa, anche non lontano da riva). In quasi tutti i casi il fatto sorprendente è che, nonostante le condizioni del mare, i bambini che abbiamo salvato erano da soli o con amichetti", ha raccontato Manduchi. "Non c’era nessun adulto con loro. Anzi, dopo gli interventi di salvataggio abbiamo scoperto che alcuni genitori erano seduti al bar o sotto l’ombrellone e non si erano nemmeno accorti del pericolo corso dai figli", ha concluso il bagnino. Nessuna pietà per gli irresponsabili genitori - L'avvocato Alessio Montalti, marinaio di salvataggio, ha confermato l'azione legale intrapresa dai suoi assistiti: "Insieme ad altri legali stiamo valutando i passi da fare, ma siamo determinati ad andare avanti. Nei casi più gravi che si presenteranno nel corso della stagione (o meglio di quel che ne resta) denunceremo i genitori che abbiano palesemente mancato di sorvegliare i loro figli". "Il principio", ha continuato, "è lo stesso di chi lascia a casa un bimbo molto piccolo per ore e ore, o da solo in macchina. In mare, il rischio è ancora più accentuato: tanti bambini anche in questa stagione hanno rischiato di annegare".