Visita annullata
L'Aquila scontri e proteste: Renzi fugge dai contestatori
Contestazioni a L’Aquila in attesa dell’arrivo del premier Matteo Renzi. "L’Aquila libera, mai la mafia, non la vogliamo". Così un gruppo di manifestanti ha scandendo slogan, accompagnati da striscioni di protesta, poco prima dell’arrivo in città del premier . Ad inscenare la protesta, in particolare, sono i comitati "3 e 32" e "Ombrina mare". Tra la folla e le forze dell’ordine c’è stato anche un piccolo contatto subito arginato dal cordone di sicurezza. In un altro striscione campeggia la scritta «Renzi non ti vogliamo, vattene. L’incontro tra il presidente del Consiglio e le istituzioni politiche della città e della regione era in programma a palazzo Fibbioni, nel cuore del centro storico della città devastata dal sisma del 6 aprile del 2009. La visita del primo ministro a L’Aquila era stata annunciata più volte, e poi smentita, da circa un anno e mezzo. E proprio per queste manifestazioni di protesta è saltata la prima tappa del premier prevista al Comune. Dovrebbe recarsi direttamente al laboratorio di Fisica nucleare del Gran Sasso, secondo appuntamento di calendario della sua visita in Abruzzo.T Il summit - Temi centrali del summit aquilano saranno, in particolare, i fondi governativi per la ricostruzione post sisma e il problema della restituzione di tributi e contributi sospesi a causa del terremoto con la legge nazionale n. 183 del 2011. Con questo provvedimento lo Stato aveva disposto la restituzione alle imprese del cosiddetto cratere sismico al 40% dei tributi e contributi. Agevolazioni sempre concesse dallo Stato per qualsiasi calamità naturale fin dal 1990. Tuttavia l’Unione europea ha aperto una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia, per la quale viene richiesta la restituzione di tali agevolazioni fiscali, poichè Bruxelles doveva essere informata prima dell’entrata in vigore della legge n. 183 del 2011, cosa che, effettivamente, non è avvenuta.