In libertà

Banda della Uno Bianca: Occhipinti potrebbe tornare subito in libertà con il rito abbreviato

Federica Scano

La banda della Uno Bianca chiede il rito abbreviato. L'ex poliziotto Marino Occhipinti potrebbe uscire dalla prigione a breve. Condannato all'ergastolo per una rapina commessa insieme ai fratelli Savi nel 1988 quando perse la vita la guardia giurata Carlo Beccari, ha chiesto alla Corte d'Assise di Bologna di beneficiare a posteriori del rito abbreviato. La pena si commuterebbe così in una condanna a trent'anni di reclusione. Occhipinti potrebbe quindi già lasciare il carcere avendo passato gli ultimi 21 rinchiuso potrebbe usufruire degli sconti accumulati per buona condotta. Lo sdegno dei parenti - I familiari delle 24 vittime inorridiscono davanti alla possibilità che l'ergastolano diventi il primo della Banda a tornare in libertà. La medesima richiesta era stata presentata anche da Fabio Savi, uno dei tre fratelli killer. I giudici bolognesi a dicembre hanno detto no al 'Lungo', così era stato soprannominato, perché nel corso dei suoi processi non chiese mai il rito abbreviato. Anche se fino al ’99 non era richiedibile per i reati puniti con l'ergastolo, con l'eccezione di un breve periodo del 2000. L'unico pentito della Banda - Il caso Occhipinti è diverso rispetto a quello dei fratelli Savi poiché il suo avvocato difensore, Milena Micele, chiese di usufruire del rito abbreviato durante il processo in Cassazione. Seppur venne respinta, la richiesta di commutazione venne comunque depositata. A breve dunque la Corte d'Assise fisserà l'udienza decisiva. Occhipinti comunque è stato l'unico della Banda a pentirsi di ciò che aveva fatto e la procura terrà conto delle scuse rivolte nel 2012 a tutti gli italiani.