Spionaggio

Vaticano, Papa Francesco: per evitare altre fughe di notizie arrivano le chiavette Usb criptate

Leonardo Grilli

Il Vaticano si attrezza contro le spie. Per evitare la diffusione di documenti riservati Papa Francesco si è affidato alla scaltrezza e alle nuove tecnologie. Nello specifico, a pennette Usb riservate. Secondo quanto rivelato da Il Giornale la decisione di Bergoglio sarebbe maturata già nel 2013, quando il dimissionario Benedetto XVI gli avrebbe consegnato il dossier su Vatileaks, il più grande furto di materiale riservato nella storia recente del Vaticano. La procedura - Il meccanismo con cui vengono inviati i documenti è tanto semplice quando efficace. Il testo scritto a mano dal Papa viene scannerizzato e caricato su chiavette di colore bianco con sopra stampato lo stemma pontificio (uno scudo blu con il simbolo dei gesuiti, una stella e il fiore di nardo). Quindi la pennetta è inserita in buste siglate sul retro da Bergoglio e sigillate in modo da capire se qualcuno a provato ad aprirle. La busta è consegnata dai segretari del Papa al diretto interessato, che da quel momento ne diventa il diretto responsabile. I documenti inviati contengono lettere personali, corrispondenze con prelati e laici all’interno del Vaticano, lettere sulle nuove nomine destinate alla Segreteria di Stato.