A muso duro

Genova, Flavio Briatore a processo per evasione sulla Force blue: "Non mi occupo di questioni amministrative"

Giovanni Ruggiero

Flavio Briatore ha affrontato il Fisco direttamente in aula di tribunale a Genova, dove è cominciato il processo con l'accusa di evasione fiscale a proposito della gestione dello yacht Force blue. "Non ho mai pensato di evadere nè ho mai dobuto evadere il fisco - ha detto Briatore - Solo le società che vanno male evadono il fisco e le mie vanno bene". Il boss di Apprentist ha deciso di fare una dichiarazione spontanea in aula, ribadendo di aver sempre agito alla luce del sole: "Il mio nome è sempre apparso dietro le società da me create. Non mi sono mai avvalso di 'teste di legno'. Ma non mi occupo direttamente delle società amministrative". Durante il 2010, anno in cui è stata sequestrata la nave, Briatore sostiene di non aver avuto neanche il tempo di dedicarsi alle questioni amministrative: "Volavo 700 ore all'anno, non avevo nè tempo nè voglia di occuparmene direttamente". L'ex manager di Formula uno aveva messo in piedi una società che offriva un servizio di viaggi charter su yacht extralusso: "Io ho l'intuito di creare società che offrono servizi anticipando i desideri e i bisogni delle persone - ha detto Briatore - I ricchi vogliono tutto e subito, per cui sul Force blue abbiamo messo la Spa, il parrucchiere, la discoteca. Tutto, insomma. Così che, per esempio, le signore non dovessero andare a cercare un parrucchiere nel porto di approdo". La gestione della Force blue è poi passata alla Autumn Sailing Ltd che ha usufruito della consulenza della società Fraser Yacht. Un aiuto esterno allo staff di Superflavio che aggiungeva una competenza fino a quel momento assente nel suo gruppo: "Noi non siamo esperti di chartering, per cui abbiamo ingaggiato una società esperta in materia che si occupava di tutto. Pagavo 200-250 mila euro all'anno e non avevo alcun motivo di dubitare del loro buon operato". Il rapporto tra Briatore e i suoi dipendenti va spesso ben oltre quello professionale. Il manager stringe con loro un rapporto di strettissima fiducia: "Perché sono nato povero e mi ricordo dei sacrifici che hanno fatto i miei genitori". Briatore ha poi fatto mettere a verbale un numero della rivista Forbes che gli aveva dedicato la copertina: "È la Bibbia dei miliardari. Io non sono miliardario, ma in quella rivista si dice che io so tutto quello che vogliono i miliardari. Ecco qual è la mia attività". Briatore si dimostra tranquillo e sicuro, soprattutto quando si tratta dei suoi rapporti con il Fisco, nei confronti del quale è sempre agito: "in base a ciò che il Fisco del paese dove abito mi consente di fare. Abito all'estero da 40 anni, a Londra da 18. E ho sempre superato brillantemente tutte le revisioni fiscali a cui sono stato sottoposto".