Verso la svolta

Morte di Loris, la super-perizia: "Veronica Panarello ha un alibi di ferro, verrà scagionata

Andrea Tempestini

Una super-perizia. E una promessa: "Veronica Panarello verrà scagionata". La vicenda è quella della morte di Loris Stival, il piccolo morto a otto anni e per la cui morte è accusata e imprigionata la madre, Veronica, appunto. Ora i legali della donna spiegano che Loris sarebbe morto in un orario differente da quello stabilito inizialmente. Un orario che sarebbe incompaticile con gli spostamenti di Veronica. L'alibi - i cui dettagli sono stati messi nero su bianco nella cosiddetta "super-perizia" - sarebbe dunque fortissimo, e gli avvocati promettono che verrà scagionata. La nuova verità - “Noi abbiamo una certezza: tramite il nostro consulente - spiega l'avvocato Francesco Villardita nella trasmissione Mattino Cinque - abbiamo effettuato una perizia di parte a seguito del deposito di quella del pubblico ministero e abbiamo accertato che per i parametri indicati in quella consulenza è impossibile che il bambino sia stato ucciso tra le 8.30 e le 10.00 perché, per quei dati, e soprattutto per l’assenza di macchie ipostatiche complete (che sono già complete dopo otto ore) l’orario della morte non può essere quello ma deve essere spostato in avanti almeno di due ore. Ci troveremo quindi verso le 12-12.30, un orario assolutamente incompatibile con la presenza della signora Panarello in quei luoghi. Abbiamo questa certezza che porteremo nelle sedi processuali perché vogliamo dimostrare l’impossibilità sotto il profilo materiale della commissione dell’omicidio da parte di Veronica” Incidente probatorio - “Anche sulle fascette non siamo convinti – aggiunge Villardita –. Abbiamo già presentato questo nostro dubbio al tribunale del riesame dicendo che mancano le zigrinature su quel solco che è stato rilevato dal medico legale della procura. Faremo anche su questo la nostra battaglia”. Nel frattempo è iniziato l'incidente probatorio per trasferire le immagini registrate a Santa Croce Camerina dai sistemi di videosorveglianza pubblici e privati la mattina del 29 novembre 2014, il giorno in cui morì il piccolo Loris. L'incidente probatorio riguarda anche i filmati dei giorni precedenti al delitto.