Tra ponti ed elezioni

Silvia Tironi

Si lavorerà ancora due giorni, oggi e domani, con il Senato aperto fino a giovedì mattina. Poi tutti in vacanza, dal lungo ponte del 2 giugno fino a dopo le Europee. Mentre le forze politiche discutono sul taglio dei parlamentari, il Palazzo, come al solito, se la prende comoda. E, complice il ponte del 2 giugno e le elezioni Europee, chiuderà i battenti fino a dopo il voto. E anche in questi due giorni c’è da supporre che buona parte dei parlamentari non ci sarà. Alla Camera, per esempio, oggi inizia la discussione sulla ratifica dell’accordo sulla forza multinazionale di pace per l’Europa Sud orientale e la cooperazione tra l’Italia e l’Arabia Saudita. Poi ci saranno votazioni solo su alcune mozioni. E, infine, mercoledì in Aula ci sarà il question time. Poi sospensione. A Palazzo Madama, invece, continua la discussione sul ddl 1082, un collegato alla Finanziaria su sviluppo economico, semplificazione, competitività e processo civile. Qui si dovrebbe invece arrivare al voto finale - sempre se le presenze in Aula garantiranno il numero legale - poi i lavori riprenderanno nel pomeriggio di martedì 9 giugno. E proprio a causa della lunga pausa elettorale, alla riapertura dei lavori ci sarà tante carne al fuoco. A cominciare dalla legge sulle intercettazioni e dal decreto Abruzzo sul terremoto, che terranno impegnata l’Aula una settimana ciascuno. L’ultima settimana di giugno Montecitorio la dedicherà a esaminare il collegato in materia di energia nucleare e, infine, a votare il bilancio interno di Montecitorio, che prevede una spesa di 1.082 milioni e 858 mila euro, con un aumento dell’1,30 per cento rispetto al 2008. In Senato, invece, in agenda ci sarà il ddl sul lavoro e il pacchetto sicurezza... Gianluca Roselli su Libero di martedì