Le motivazioni

Il Tribunale del Riesame: "Veronica Panarello, assassina lucidissima"

Lucia Esposito

"Veronica Panarello ha agito da lucidissima assassina", queste in sintesi la motivazione del Tribunale del Riesame che ha confermato l'arresto della mamma del piccolo Loris Stival. Veronica Panarello, ha "una capacità elaborativa di una pronta strategia manipolatoria" e una "insospettabile tenuta psicologica" che supportano "il giudizio di elevatissima capacità criminale", si legge ancora nelle motivazioni. Il giudice scrive inoltre che la donna ha "organizzato l'apparente rapimento del figlio Loris".  La determinazione - Veronica Panarello - si legge ancora ha tenuto una "sconcertante glacialità nell'ordire la simulazione di un rapimento a scopo sessuale", una "impressionante determinazione nel liberarsi del cadavere del figlio, scaraventandolo nel canalone" per "lucidamente occultare le prove del crimine". "Una trama indiziaria fittissima che trova il suo addentellato principale nei comportamenti anche processuali della Panarello». Così scrive il Tribunale del Riesame di Catania nelle oltre 100 pagine delle motivazioni dell’ordinanza che ha confermato la custodia cautelare in carcere per Veronica Panarello, accusata dell’omicidio del figlio Loris a Santa Croce Camerina (Ragusa). "L’enunciato di accusa non è sgretolato, come sostiene la difesa, da immagini sgranate ma confermato - secondo il Riesame - da un comportamento dell’indagata che, in questa fase incidentale, supporta ragionevolmente la consistenza dell’ipotesi accusatoria. Si delinea in tutta la sua dolorosa nitidezza, plausibilità, verosimiglianza la probabilità alta della fondatezza dell’accusa. Le ragioni del delitto - si osserva nelle motivazioni- verosimilmente propiziato da una circostanza occasionale, la discussione con Loris che quella mattina, sconvolgendo i piani di Veronica Panarello, vuole rimanere con la mamma, incuriosito dal suo look esteticamente curato". Forse troppo curato per partecipare al corso di cucina a Donnafugata, uno degli alibi inizialmente addotti dall'unica accusata per l'omicidio del piccolo Loris. Un contrattempo che ha provocato "la rabbia incontenibile" della donna per il "fallimento del piano mattutino che evidentemente quel giorno non prevedeva l'ingombrante presenza del suo primogenito.