Il caso

Congo, il giallo della scomparsa di 22 bambini adottati dall'Italia

Lucia Esposito

Un giallo dai contorni ancora poco chiari e che rischia di aggravare ulteriormente i rapporti tra Congo e Italia per quanto riguarda le adozioni internazionali. Tutti ricordiamo le belle immagini del ministro delle Riforme Maria Elena Boschi che torna in Italia dal Congo con 31 bambini adottati da altrettanti piccoli. Ma, secondo quanto scrive il giornale locale di Kinshasa Le Potentiel, il 29 dicembre scorso sarebbero stati trascinati via a forza dall’orfanotrofio di Kinshasa Maison famille Ange Gabrielle 22 bambini già adottati precedentemente. Il giallo - I protagonisti del blirz tre uomini con accento francese che hanno detto di essere stati inviati dalla Cai itailana, la Commissione adozioni internazionali presieduta da Silvia Della Monica che dipende dal Ministero degli Esteri. Stando al racconto dei testimoni, i piccoli avrebbero opposto resistenza, ma per ovvi motivi non sono riusciti a fermare i tre uomini. Il quotidiano africano scrive che le motivazioni di questo trasferimento sono sconosciute. Fonti del ministero congolese hanno promesso che avrebbero avviato un’indagine. Un rapimento questo che compromette ulteriormente le relazioni tra Congo e Italia per quanto riguarda le adozioni internazionali: 150 famiglie italiane aspettano di abbracciare il proprio figlio adottato in Congo dal 2013, aspettano – come scrive il Fatto Quotidiano che ha ripreso l’articolo del giornale congolese – una riposta dalla Cai sullo stato delle trattative per sbloccare la situazione. La Farnesina ha detto che si occuperà del caso.