Risparmio del 40%, ma...
Autostrada, la legge che cambia i guard-rail: saranno meno resistenti agli urti
Una spending review da paura per gli automobilisti italiani. Autostrade per l'Italia e Anas risparmieranno circa il 40% della spesa sui guard-rail grazie a un decreto del 6 ottobre scorso del Ministero per le Infrastrutture che recepisce le norme Ue, sì, ma riducendo la sicurezza di chi guida. Le barriere laterali e gli spartitraffico, infatti, saranno ridotte di una trentina di centimetri su circa 2mila chilometri di autostrada e avranno di conseguenza una minore resistenza agli urti, con più alta probabilità di venire sfondate A rischiare di più naturalmente sono le auto di cilindrata superiore, dalle berline ai Suv, e soprattutto gli auto-articolati, ma con prevedibili rischi per l'incolumità di chiunque si trovi sulle corsie di un'autostrada. Adeguamento al ribasso - Come sottolinea il Fatto quotidiano, la norma recepita dal Ministero per "armonizzare" i nostri guard-rail a quelli degli altri Paesi europei riduce sensibilmente la sicurezza e appare non adeguata al livello di traffico pesante sulle nostre autostrade, decisamente superiore a quello registrato oltre confine: secondo i dati Asecap 2012, infatti, mentre il traffico giornaliero dei veicoli pesanti in Italia si attesta a 9.302 unità, per esempio, in Germania è di 5.706 camion e autoarticolati e in Francia di soli 3.880 unità. Tecnicamente, la nuova norma consentirà ad Anas e ad Autostrade per l'Italia di sostituire le attuali barriere H3 e H4 con le più deboli H2, e contemporaneamente toglie l'obbligo di installare le più robuste barriere di classe L su autostrade e strade extra-urbane principali. Di quanto aumenta il rischio - I dati a confronto degli effetti dello stesso incidente contro diverse barriere, tre onde (più resistenti) e due onde (di tipo "europeo") parlano chiaro: se una vettura di medio-grande cilindrata o un camion vanno a sbattere, nel 75% dei casi ci sono solo danni materiali con un guard-rail a tre onde, percentuale che scende al 69% con un guard-rail a due onde. Si registrano feriti lievi nel 19% dei casi con barriere a tre onde e 26% con barriere a due onde, feriti gravi rispettivamente nel 6% e 4% dei casi, mentre non si registrano vittime con guard-rail più robusti a tre onde (1% di morti con guard-rail a due onde).