Allerta
Meteo, allarme rosso: in autostrada 400 km di neve
Mancava la neve. Già, mancava: perché ora sta per arrivare su mezza Italia e promette non pochi disagi. Freddo e fiocchi sono tornati, da nord a sud, con un crollo delle temperature. E nei prossimi giorni la situazione dovrebbe peggiorare: gli uffici della Protezione civile, Regioni e comuni si stanno già attrezzando. Già ieri, sabato 27 dicembre, la neve ha colpito 400 km di autostrade, una nevicata che ha provocato e rischia di provocare altri chilometrici disagi sulla A1, tra Rioveggio e Calenzano, tra il Raccordo di Casalecchi e Sasso Marconi, e anche verso la A11 Firenze-Pisa Nord. Altri gravi disagi sono stati registrati sulla A22 del Brennero, lunghe code su molte arterie della Val Pusterla. Inoltre il forte vento ha impedito il collegamento con i traghetti tra l'Argentario e l'Isola del Giglio. Allarme - Per le prossime ore l'allerta riguarda molte zone: pericoli in Sardegna per forti rovesci, fulmini e raffiche di Vento. Poi nel Lazio, allerta sul quadrante Nord-Nordest della Capitale e in molti comuni dell'Appennino e della Calabria, dove la criticità è "rossa". Temperature polari in Alto Adige, dove nella notte è stato registrato il picco negativo dell'anno, pari a -22 gradi. Una vera e propria emergenza, tanto che a Firenze il sindaco Dario Nardella, giusto per fare un esempio, ha attivato un servizio telefonico 24 ore su 24: 80mila utenze, chiamando, sentiranno la sua voce che spiegherà cosa fare nel caso in cui ci si trovi in un'emergenza. Poi il caso di Pescara, dove la città è stata divisa in otto settori per agevolare il lavoro di mezzi e uomini in caso di neve. Un'emergenza, quella atmosferica, che riguarda tutta Europa: forti nevicate in Svizzera, Francia e Gran Bretagna. Capodanno - Infine le previsioni di Capodanno. Secondo i meteorologi su tutta la penisola si registrerà un'aria polare e gelo, con gravi criticità sul versante adriatico. La neve è prevista intensa sulle Alpi, anche se serviranno ancora i cannoni di neve artificiale per rendere utilizzabili le piste da sci. Per ultimo l'allerta valanghe: nell'Alta Pusterla e sulle Dolomiti orientali il pericolo è gradi 3, il risultante della combinazione di neve fresca e vento.