La messa di Natale

Papa Francesco, urbi et orbi: "Troppe lacrime e troppi bimbi vittime di violenza"

Andrea Tempestini

Papa Francesco recita la messa Urbi et Orbi e inizia pregando per i fratelli in Iraq e in Siria: "Preghiamo per i fratelli perseguitati e per tutti i bambini sottratti alla vita". Già nella mattinata del 15 dicembre il Santo Padre aveva diffuso via Twitter un messaggio di pace ai fedeli: "Con Gesù c'è la vera gioia", aveva postato. Un messaggio che è stato poi rinnovato anche duante la messa. I bambini - Nel corso della messa, Francesco ha evocato anche Gesù bambino. Al centro del messaggio i più piccoli: "Il mio pensiero va a tutti i bambini uccisi e maltrattati", quelli "privati dalla possibilità di vedere la luce. E anche ai bambini sfollati, abusati, sfruttati sotto i nostri occhi e il nostro silenzio complice. Ai bambini massacrati sotto i bombardamenti anche là dove è nato Gesù". Papa Francesco ha letto il suo messaggio in italiano, con voce forte e commossa. "Gesù salvi i troppi fanciulli vittime di violenza, fatti oggetto di mercimonio e della tratta delle persone, oppure costretti a diventare soldati". Le guerre - "Gesù - ha continuato il Pontefice - guardi i nostri fratelli Iraq, quelli in Libia che soffronto la guerra, e altri gruppi etnici e religiosi che patiscono persecuzioni brutali. Che ci sia speranza per i profughi e rifugiati, bambini e anziani, quanti ora sono nella prova possano ricevere l'accoglienza e poi tornare nel loro paese. Possa il Signore donare la pace a tutto il medio oriente, anche dal Paese della sua nascita".