La protesta
Sciopero generale: grande adesione, tra disagi e scontri di piazza
Adesione del 70 per cento e "piazze affollatissime", secondo Susanna Camusso e Carmelo Barbagallo: sono i numeri dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil e in programma oggi in tutta Italia, per protestare contro la legge di Stabilità e il Jobs Act. Manifestazioni in 54 città, e in alcune, come Torino e Milano, non sono mancati gli scontri. Le parole dei due leader - "Fermiamo l'Italia per farla ripartire nella direzione giusta", ha affermato Barbagallo, segretario generale Uil, presente a Roma. Gli ha fatto eco Susanna Camusso, leader della Cgil, da Torino: "L'emergenza di questo Paese si chiama lavoro, bisogna fare politiche perché il lavoro ci sia. Il messaggio per cambiare il Paese è proprio quello di un'Italia che investe sul lavoro e sulla sua qualità". La Camusso si è detta "dispiaciuta" per l'assenza della Cisl: "Peccato, il messaggio di non provare a cambiare le scelte del governo è un messaggio di rassegnazione. E l'Italia non ha bisogno di rassegnazione". Napolitano e Renzi - Sulla questione-sciopero è intervenuto anche Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica: "E' bene che ci sia rispetto reciproco tra le prerogative di governo e sindacati, e che non si vada ad un'esasperazione come quella di cui oggi abbiamo il segno. Non fa bene al Paese". Ha parlato anche Matteo Renzi, dal forum economico italo-turco di Istanbul: "I politici devono avere il coraggio di fare le riforme, soprattutto in Italia dove serve cambiare". Gli scontri - Purtroppo, soprattutto a Milano e Torino, ci sono stati scontri tra forze dell'ordine e manifestanti. Nella città meneghina, verso le 13, ci sono stati incidenti nei pressi della Stazione Centrale e del Pirellone, mentre in mattinata un gruppo di esponenti di "Attitudine No Expo" aveva occupato il cantiere, srotolando alcuni striscioni contro l'Esposizione universale. Scontri anche a Torino, tra forze dell'ordine, studenti e autonomi, con la protesta dei vigili del fuoco contro i tagli. A Genova sono stati incendiati alcuni copertoni di auto, da parte di un gruppo di lavoratori del porto, mentre a Bologna un Babbo Natale con il volto di Matteo Renzi ha distribuito "pacchi regalo" a studenti e precari: "Il jobs act, lo Sblocca Italia, il piano scuola e il decreto Poletti sono pacchi per la nostra generazione", hanno affermato i giovani bolognesi. A Bari è stato duramente contestato Massimo D'Alema, presente alla manifestazione. La situazione - Lo sciopero riguarda tutti i settori lavorativi, dalla scuola alla sanità, per tutta la giornata. Ieri sera il ministro Lupi ha revocato la precettazione dei ferrovieri: l'adesione, secondo i sindacati, riguarda il 48% dei convogli non garantiti. Nel trasporto pubblico e autostradale, gli orari variano per luogo, mentre per traghetti e navi la partenza subisce un ritardo di otto ore. Disagi anche per gli aerei: Alitalia ha cancellato circa 200 voli su tutto il territorio nazionale, di cui la metà a Fiumicino, spiegando che il numero delle cancellazioni è legato allo stop dei controllori di volo dell'Enav, e che tutti i passeggeri sono stati riprotetti nei giorni scorsi su altri voli.