La ricostruzione

Morte di Loris, il giallo: "Come ha fatto Loris a rientrare in casa?". L'ombra di un complice

Gian Marco Crevatin

Spunta un nuovo elemento all'interno dell'intricata vicenda che ha portato il 29 novembre alla morte del piccolo Loris Stival. Secondo la ricostruzione dei parenti della vittima, compreso il padre, Davide Stival, Loris non poteva in nessun modo avere le chiavi di casa. Ma allora - questo il quesito irrisolto - com'è entrato il bambino, sempre nel caso vi sia entrato davvero, nella palazzina di via Garibaldi dopo la discussione con la madre e dopo non essere salito in macchina? Le ipotesi - Qualcuno poteva trovarsi già all'interno della casa, mentre la mamma, Veronica Panarello, almeno stando alle ricostruzioni, era assente per accompagnare il fratellino all'asilo. Non sarebbe stata lei, dunque, ad avere aperto la porta a Loris. Oppure, e questa è un'altra ipotesi, il bimbo potrebbe essersene andato in giro, cadendo in questo modo nella rete di una seconda persona che, a questo punto, potrebbe avere a che fare con l’omicidio. La soffiata - Una ricostruzione, quella che fa il Corriere di Ragusa, che potrebbe avere un suo nesso logico soprattutto alla luce della confessione che la vigilessa Giuseppa Schembari ha rilasciato qualche giorno fa: "Rammento di aver notato la macchina di Veronica Panarello nei pressi della scuola di Loris il giorno della scomparsa del piccolo", aveva detto. La vigilessa poi aveva aggiunto, e successivamente ritrattato: "La donna al volante della Polo era di sicuro la madre di Loris, ma non posso dichiarare con assoluta certezza che la circostanza fosse legata alla mattina della scomparsa del bambino". Veronica - E poi c'è sempre la dichiarazione della madre di Veronica, Carmela Aguzza, che ieri, 10 dicembre, aveva dichiarato: "Mia figlia non può aver agito da sola, di sicuro copre qualcuno. È sempre stata una ragazzina irrequieta, viziata e bramosa di attenzioni, ma da qui a diventare un'assassina ce ne corre, e di questo sono certa, anche se non ci sentivamo da tempo prima che, in preda ad una comprensibile angoscia, mi accusasse di aver preso il suo bambino". Lei, Veronica, nel frattempo continua a dichiararsi innocente e implora il marito di non abbandonarla: "Mi mancano i miei figli, Loris e il più piccolo, che è solo a casa. Davide, non mi abbandonare anche tu, sono innocente".