Il caso
Flaud, salgono a 12 le morti sospette del "vaccino killer". Il Codacons denuncia l'Aifa
Salgono a 12 le morti sospette del vaccino Flaud, tutte registrate nell'arco di pochi giorni. L'Aifa, Agenzia italiana del farmaco, "in via del tutto precauzionale", da giorni ha ritirato i due lotti 142701 e 143301 del vaccino anti influenzale indicato per gli anziani. La Novartis Vaccines and Diagnostics Srl, produttrice del vaccino, continua ad asserire che i decessi siano soltanto una coincidenza ed invita la gente a non allarmarsi e a continuare a vaccinarsi. Ma troppe coincidenze in genere sono un indizio da non sottovalutare. Prato, Lecce, Parma, Roma, Como ed ora si aggiunge anche Firenze alle città in cui si sono registrate queste morti sospette. Nord e sud senza distinzioni. In Toscana però, fanno sapere che l'anziano deceduto era sì vaccinato col Flaud ma il decesso sembrerebbe dovuto a morte naturale, anche se intanto nella stessa regione sono stati segnalati altri due casi di ricoveri per febbre alta. Psicosi o allerta nazionale - La psicosi prende piede e le farmacie vengono subissate dalle telefonate dei clienti preoccupati, nessuno acquista più il farmaco e le farmacie lo cancellano dalle forniture sostituendolo con altri vaccini, sempre prodotti da Novartis. Purtroppo anche quest' ultimi sembrano poter essere letali. Infatti viene segnalato anche il decesso di un uomo di 68 anni, morto nel cuneese dopo la somministrazione dell’Agrippal, un farmaco prodotto dalla Novartis diverso da quello ritirato. Il caso è stato segnalato per precauzione dal medico di base della vittima, ma comunque alimenta il giallo dei vaccini killer. Intanto però, l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha precisato: "Non c’è finora nessuna evidenza a suggerire un nesso di causalità tra il vaccino e gli eventi avversi riportati. La sospensione è precauzionale, i test sui lotti sono in corso e vi è un’analisi dettagliata delle relazioni che arrivano dall’ Italia". La denuncia - Intanto il Codacons, accoglie le polemiche avanzate dalla Regione Lazio secondo la quale l'Agenzia del farmaco non avrebbe fornito informazioni all'amministrazione e denuncia l'Aifa per omissione di atti d'ufficio. "Ciò che si sta registrando in Italia sul fronte dell'allarme vaccini è un vero e proprio caos - denuncia il Presidente Carlo Rienzi - le Regioni si muovono in ordine sparso e manca un coordinamento nazionale in grado di offrire precise tutele ai cittadini. Il Ministero della salute deve bloccare da oggi la somministrazione del Fluad in tutta Italia e presso tutte le strutture, fino a quando non arriveranno risposte certe e come misura precauzionale a garanzia della salute collettiva. L'Aifa dovrà inoltre rispondere delle omissioni segnalate dalle regioni e, se verrà accertato un nesso tra i decessi e il vaccino, anche di concorso in omicidio colposo. Ma il Codacons denuncia anche tempi troppo lunghi sul fronte delle analisi: dai 10 ai 20 giorni per avere risposte sull'allarme vaccini è un tempo eccessivo, considerata la gravità della situazione. L'Italia chieda aiuto ai paesi dell'Unione Europea per ottenere risultati in tempi brevi, utilizzando le strutture di paesi più avanzati del nostro sull'argomento".