Allarme
Flaud, è psicolsi: "Ma senza vaccino avremmo il doppio dei morti"
E' ufficialmente scattato l'allarme-vaccino: sono diventate undici le morti sospette, tutte di persone vaccinate con il Fluad, e sono di ieri ben quattro casi (a Lecce, Prato, Parma e Como). Gli addetti ai lavori tendono a rassicurare l'opinione pubblica: Walter Ricciardi, commissario straordinario dell'Istituto Superiore di Sanità, ha affermato che "le misure di controllo messe in atto dall'Aifa dimostrano che il sistema funziona", ma inevitabilmente i decessi sospetti hanno creato un clima di preoccupazione. L'allarme - Alle farmacie, stanno arrivando miriadi di telefonate che recitano più o meno così: "Ho comprato da voi un vaccino antinfluenzale Fluad, mi può dire se apparteneva ai lotti che sono stati ritirati?". Le farmacie agiscono soprattutto cancellando il Fluad dalle forniture, e sostituendolo con altri vaccini, sempre prodotti da Novartis: l'importante è vaccinarsi. Rocco Cantatore, medico di Milano, tende a ribadire l'importanza dei vaccini: "E' quasi obbligatorio per la gente diabetica o con problemi polmonari: in questo caso l'influenza può essere letale". Concetto ribadito da Ovidio Brignoli, vicepresidente della Simg: "Siamo convinti che la vaccinazione sia un presidio importante per i soggetti a rischio". Le cifre - Sempre Brignoli spiega che "ogni anno, in Italia, muoiono più di 5 mila persone all'anno, over 65, per complicanze legate all'influenza. Senza vaccino avremo il doppio dei decessi". In Italia l'influenza è la terza causa di decesso, seconda solo all'Aids e alla tubercolosi. Ogni anno vengono colpiti tra i sei e i nove milioni di persone, e in ottomila trovano la morte per complicanze della malattia, soprattutto dovute a polmonite: mentre nel mondo, ogni anno l'influenza invernale uccide tra le 250 mila e le 500 mila persone: secondo i calcoli dell'Oms, la vaccinazione riduce del 60% la morbosità e dell'80% la mortalità correlata all'influenza.