La lettera
Mughini: "Fioravanti e Mambro non c'entrano con Bologna, se mi sbaglio dite pure che sono un c..."
"Caro Dago, vorrei abusare della tua ospitalità, annunciando a mia volta che cosa farò stasera. Inviterò a cena Francesca Mambro e Giusva Fioravanti in un ristorante siciliano attiguo a casa mia". Esordisce così Giampiero Mughini in una lettera pubblicata su Dagospia. L'opinionista afferma con forza la convinzione che Fioravanti e Mambro non c'entrino con la strage di Bologna: "Nemmeno un istante ho mai creduto a quell’ipotesi. Mai. A differenza di molti killer che venivano dalle nostre fila, Giusva ha sempre confessato al dettaglio i suoi omicidi, così come ha sempre negato che la bomba di Bologna potesse far parte del suo delirante quadro ideale di un tempo". Mughini spiega che i due sanno di "essere stati stronzi al tempo della loro giovinezza" a differenza "di non pochi gaglioffi di sinistra che sono andati ad assassinare giornalisti e magistrati alla mattina presto, e continuano a vantarsi del fatto che loro volevano cambiare il mondo". Infine: "Se ci azzecco, come del resto mi è capitato quasi sempre, bene. Se mi sbaglio, perché verrà fuori che Giusva e Francesca quella porcata l’hanno fatta davvero, allora potrete ripetere nei secoli che sono un coglione grande così".