Il discorso
Papa Francesco ai medici: obiezione di coscienza contro eutanasia e aborto
L'obiezione di coscienza è un diritto che va difeso e Papa Francesco lo ha ribadito esplicitamente nel discorso rivolto all'Associazione medici cattolici italiani. "La vostra missione di medici - ha detto ai 7mila presenti - vi mette a quotidiano contatto con tante forme di sofferenza: vi incoraggio a farvene carico come buoni samaritani, avendo cura in modo particolare degli anziani, degli infermi e dei disabili. La fedeltà al Vangelo della vita e al rispetto di essa come dono di Dio, a volte richiede scelte coraggiose e controcorrente che, in particolari circostanze, possono giungere all'obiezione di coscienza, che ha tante conseguenze sociali". "Tante volte nella mia vita - ha confidato Francesco ai medici presenti - ho sentito obiezioni alla Chiesa perché si oppone all'aborto, ho sempre risposto: No, non è un problema religioso o filosofico, è un fatto scientifico. Lì c’è una vita umana e non è lecito fare fuori una vita umana per risolvere un problema, non è questione di progresso: uccidere nel pensiero moderno e antico significa la stessa cosa. E ciò vale anche per l’eutanasia. Sappiamo che su tanti anziani, nella cultura dello scarto, si fa questa eutanasia nascosta. Ma anche l’eutanasia è peccato contro Dio Creatore". "Se il giuramento di Ippocrate vi impegna ad essere sempre servitori della vita, il Vangelo - ha ricordato Francesco - vi spinge oltre: ad amarla sempre e comunque, soprattutto quando necessita di particolari attenzioni e cure".